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Occorre fermare l'avanzata di Xylella verso il nord della Puglia

Saranno decisivi i mesi di marzo e aprile per evitare che la sputacchina avanzi nei campi bruciando quel che resta dell’olivicoltura pugliese e colpendo il polmone olivicolo nazionale di Bari e Andria
22 febbraio 2021 | C. S.
Coinvolgere i comuni, sensibilizzare gli agricoltori, agire con scelte drastiche verso le aziende agricole che non intervengono sui terreni, entro il 30 aprile, con arature e trattamenti fitosanitari obbligatori.
È questa la ricetta per provare ad arginare la xylella che il Presidente della OP Oliveti Terra di Bari, Gennaro Sicolo, propone all’assessore regionale all’agricoltura, Donato Pentassuglia, e al Presidente della commissione agricoltura in seno al consiglio regionale, Francesco Paolicelli.
Saranno decisivi i mesi di marzo e aprile, infatti, per evitare che la sputacchina avanzi nei campi bruciando quel che resta dell’olivicoltura pugliese e colpendo il polmone olivicolo nazionale nelle province di Bari e Bat.
Per questo motivo, Sicolo ha chiesto la convocazione di un tavolo operativo per poter programmare tutti gli interventi necessari per provare a fermare il contagio.
“Ho apprezzato l’impegno del nuovo assessore Pentassuglia, ma bisogna passare dalle parole ai fatti utilizzando queste settimane che ci separano all’inizio della primavera per prepararci a contrastare l’insetto vettore di questo maledetto batterio – spiega Gennaro Sicolo -. Abbiamo il dovere di costruire un fronte unito, con i sindaci e le aziende agricole, per provare ad arginare la pandemia che sta distruggendo millenni di storia e di economia”.
“I Sindaci devono immediatamente attivarsi, attraverso apposite ordinanze, per pulire le aree di pertinenza comunale incolte e per sanzionare tutti gli agricoltori che non lavorano adeguatamente i campi – continua il Presidente Sicolo -. I comuni, ai sensi del decreto legislativo 228/2001, possono stipulare rapidamente convenzioni con le aziende per consentire ai veri agricoltori, in cambio di sgravi sulle tariffe comunali o piccole concessioni amministrative, di curare tutti i terreni pubblici, degli hobbisti e di chi non ha a cuore il futuro della nostra terra”.
“Allo stesso tempo, gli agricoltori non possono tirarsi indietro e devono fare la propria parte: per tutti i furbetti, per tutte quelle aziende agricole che intascano i contributi Pac ma lasciano abbandonati i terreni, chiedo di eliminare il sostegno pubblico”, rimarca il Presidente della OP Oliveti Terra di Bari.
“Non possiamo permetterci di perdere altro tempo, per questa ragione chiedo all’Assessore Pentassuglia e al Presidente della Commissione Paolicelli un incontro operativo, allargato ad Anci e a tutte le sigle sindacali, per mettere a punto una strategia comune definitiva in grado di frenare il contagio dei nostri ulivi”, conclude Sicolo.
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