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Occorre definire l'impiego delle sanse di oliva per la produzione agroenergetica

Emerse delle criticità riguardo alla destinazione della sansa vergine a fini energetici. La valorizzazione dei sottoprodotti olivicoli in un’ottica di sostenibilità ambientale ed economica è transizione ecologica
22 febbraio 2021 | C. S.
La valorizzazione della filiera olivicola-olearia italiana in un’ottica di sostenibilità ambientale ed economica non può prescindere oggi dalla definizione di un piano strategico che regoli e promuova la gestione green dei sottoprodotti derivanti dalla lavorazione delle olive.
“Come Unaprol – dichiara il Presidente David Granieri – siamo pienamente disponibili a lavorare a fianco del Mise in questa direzione e per tale ragione abbiamo chiesto un incontro finalizzato ad esaminare alcune criticità emerse di recente riguardo alla destinazione della sansa vergine a fini energetici. Gli operatori del settore sono ben consapevoli delle potenzialità ambientali ed economiche connesse al rafforzamento di un’alleanza strategica con i produttori di agroenergia e gli impianti di biogas garantiscono certezza e continuità del ritiro delle sanse.
Per questo motivo – prosegue Granieri - occorre valutare attentamente tutte le azioni che rischiano di impedire tale sinergia onde evitare il rallentamento dell’attività di frangitura per la prossima campagna di raccolta con relativo aggravio di costi, peggioramento della qualità delle olive in giacenza, rallentamento della raccolta e perdita di un’importante opportunità di natura ambientale.”
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