Associazioni di idee

Allarme agricoltura: dorsale adriatica in emergenza

Periodo delicato per frutta estiva, vigneti e uliveti. Rischio nuovi parassiti e taglio produzioni del 20%

11 luglio 2019 | C. S.

Grandinate violente con chicchi dalle dimensioni di arance, strade trasformate in fiumi da piogge torrenziali con allagamenti e scie di fango e detriti, alberi divelti dalla furia del vento con problemi sulla viabilità, zone rurali isolate per ore e stato di calamità invocato lungo tutta la dorsale adriatica. Il maltempo che ha colpito l’Italia, soprattutto il Centro con Abruzzo e Marche in testa, ma anche il Sud con Foggiano e Brindisino sotto scacco delle trombe d’aria, ha avuto effetti immediati sull’agricoltura, in un momento molto delicato dell’anno. Così Cia-Agricoltori Italiani, che sta monitorando la situazione e stima danni già superiori al milione di euro.

Per il settore, infatti, questo è un periodo particolarmente importante dove bombe d’acqua, grandine e sbalzi di temperatura possono mettere a rischio il lavoro di un anno e tagliare le produzioni almeno del 20% -sottolinea Cia-. La frutta estiva (pesche nettarine, meloni) è in fase di raccolta intensa, così come gli ortaggi, dai pomodori all’insalata. I cereali come il mais (ma anche il grano in alta montagna) sono stati seminati da poco e con i campi allettati il pericolo è il blocco della crescita, nonché funghi e muffe. Rischi anche per vigneti e uliveti, nel momento di piena maturazione dei frutti prima delle grandi raccolte: adesso tocca sperare che il caldo “asciughi” subito le ferite nei grappoli di uva e sulle olive, causati soprattutto dalla grandine.     

Siamo davanti a una situazione eccezionale che, ancora una volta, dimostra come i cambiamenti climatici siano una realtà concreta con cui fare i conti. Gli agricoltori dovranno investire sempre di più in strumenti assicurativi per proteggere le colture dagli eventi estremi. Altra fonte di preoccupazione -evidenzia Cia- è che i cambiamenti climatici stanno portando parassiti, patogeni e insetti “alieni” che trovano sul nostro territorio un ambiente idoneo per proliferare. Una presenza molto rischiosa per l’agricoltura, che non deve essere sottovalutata. 

Potrebbero interessarti

Associazioni di idee

Consumo di suolo in Italia: il rapporto Ispra 2025 registra il dato peggiore degli ultimi 12 anni

La popolazione decresce ma il consumo del suolo aumenta. È un pericolo per il nostro futuro, servono politiche serie e un censimento delle strutture abbandonate che possono essere riconvertite

25 ottobre 2025 | 11:00

Associazioni di idee

L’olivicoltura è un’industria a cielo aperto che custodisce salute, cultura e futuro

Un momento di dialogo tra scienza, nutrizione e cultura del cibo, che ha ribadito l’importanza del microbiota nella salute umana e il valore della Dieta Mediterranea, di cui l’olio extravergine d’oliva resta pilastro insostituibile

25 ottobre 2025 | 10:00

Associazioni di idee

Sostenibilità, transizione ecologica, impatti e disparità: l'agronomo diventa funzione sociale

Quella del dottore agronomo e dottore forestale è una professione attrattiva per i giovani, poiché attraverso l’innovazione e la competenza si riesce a dare risposte alle criticità più pressanti

25 ottobre 2025 | 09:00

Associazioni di idee

La campagna olearia in Campania: qualità eccellente e rese nella media

La siccità ha colpito le piante a macchia di leopardo, e in alcune zone si preannunciano rese basse. Resa media al 14%. E' scongiurata la presenza della mosca olearia, che sembra avere garantito qualità eccellenti dal punto di vista organolettiche e nutraceutiche

24 ottobre 2025 | 10:00

Associazioni di idee

Fasi conclusive per il vino dealcolato

Il ministro dell'Economia, Giancarlo, Giorgetti, ha annunciato che le interlocuzioni tecniche tra le amministrazioni coinvolte sono arrivate all'epilogo, con lo schema di decreto giunto alle sue alle fasi conclusive

23 ottobre 2025 | 11:00

Associazioni di idee

Niente allarmismi su olive e olio di Capitanata e Gargano: ottima qualità

La Xylella va contrastata e bisogna fermarne l’avanzamento, ma questo non deve in alcun modo creare dubbi allarmistici e infondati sulla qualità. La salubrità delle olive prodotte non è minimamente in discussione

22 ottobre 2025 | 14:00