Associazioni di idee

L'industria olearia italiana a fianco di quella americana per il no ai dazi sull'olio d'oliva

Il danno economico per il settore dell’olio d’oliva rischia di essere molto pesante. Solo di olio extra vergine sono state vendute nel 2018 negli Usa 71.568 tonnellate, per un valore di quasi 400 milioni di dollari

06 maggio 2019 | C. S.

L’Associazione italiana dell’industria olearia sostiene la petizione della Naooa, che chiede di rimuovere l’alimento dall’elenco dei prodotti da tassare, come rappresaglia ai sussidi europei all’aeronautica. “E’ un grave contraccolpo per il settore e l’economia”, è l’allarme degli industriali.

I dazi sull’olio d’oliva colpiscono l’export dell’Italia e della UE, mettono in difficoltà la nostra economia e attaccano la salute dei consumatori statunitensi, che non potranno più contare sulle qualità nutrizionali di questo alimento. L’analisi è di ASSITOL, l’Associazione Italiana dell’Industria Olearia, che sostiene la petizione della Naooa (North American Olive Oil Association), di cui è componente, rilanciandola in Italia (www.aboutoliveoil.org/petition).

L’amministrazione statunitense, in risposta ai presunti sussidi all’industria aeronautica europea, ha infatti stilato un elenco preliminare di prodotti, esportati negli Stati Uniti, su cui saranno applicati i dazi, pari ad un ammontare di 11 miliardi di dollari, a partire dalla prossima estate, dopo la riunione del WTO, l’Organizzazione Mondiale per il Commercio, convocata appositamente. Tra i tanti prodotti, anche agroalimentari, individuati dall’amministrazione americana, è stato inserito anche l’olio d’oliva. “
Il danno economico per il settore dell’olio d’oliva rischia di essere molto pesante – osserva Anna Cane, presidente del Gruppo olio d’oliva di ASSITOL – secondo i nostri dati, lo scorso anno, solo di olio extra vergine sono state vendute negli USA 71.568 tonnellate, per un valore di quasi 400 milioni di dollari. Con la tassazione imposta dagli americani, il suo contributo alla nostra economia subirebbe un grave contraccolpo, mettendo in difficoltà aziende e occupazione nel settore”.

Inoltre, come proclama la petizione della Naooa, “Non si tassa la salute!”. Per i consumatori americani, che possono contare su una produzione locale decisamente ridotta, il principale fornitore di olio d’oliva resta l’Europa, Italia e Spagna in testa: il venir meno dell’export UE significerebbe rinunciare ad un alimento prezioso nella prevenzione dei disturbi cardiocircolatori, del diabete e del cancro. Lo sottolinea bene la Naooa nella petizione: “L’olio d’oliva è l’unico prodotto inserito nell’elenco raccomandato da medici e nutrizionisti”.

Ma c’è di più: meno salute nel piatto senza olio d’oliva, più costi per la sanità americana. Si calcola che, una volta attivati dazi sull’extra vergine, negli Stati Uniti verrebbero meno risparmi in spese mediche pari a 20 miliardi di dollari. “L’olio extra vergine porta con sé il doppio binomio del gusto e del benessere – ricorda Anna Cane – occorre però educare il consumatore alla sana alimentazione, informandolo correttamente. Con questa assurda tassazione, si va in senso contrario, mandando all’aria il lavoro di promozione realizzato dalle nostre aziende negli ultimi decenni”.

Ecco perché ASSITOL, che fa parte della Naooa, rilancia l’iniziativa in Italia ed in Europa, invitando tutti a firmare la petizione e a divulgarne i contenuti. “Per cominciare, chiediamo a tutti di condividere il link www.aboutoliveoil.org/petition su tutti i social media - afferma la presidente degli industriali del settore –. Questo sarebbe un primo passo essenziale. Ci aspettiamo poi che le nostre istituzioni si adoperino, a Bruxelles come a Washington, per bloccare questa operazione rovinosa sia per l’economia italiana ed europea, sia per la salute dei consumatori americani”.

Potrebbero interessarti

Associazioni di idee

Le potenzialità dell'oleoturismo per la Puglia

Oggi i turisti chiedono di vivere un’esperienza e l’olio può diventare un volano di grande attrazione del turismo esperienziale in campagna, nei frantoi e nelle masserie storiche di cui la Puglia è ricca

31 maggio 2025 | 14:00

Associazioni di idee

Stop all'utilizzo di urea in pianura Padana dal 2027

I concimi azotati rappresentano circa il 25% del totale dei fertilizzanti utilizzati; l’urea circa il 12%. Italia virtuosa: ridotto di circa l’8% l’utilizzo di concimi azotati a favore di fertilizzanti organici

31 maggio 2025 | 12:00

Associazioni di idee

La cultura dell’olio extra vergine alla serata solidale presso l’Istituto Mario Negri

Punto culminante dell’intervento Unapol è stata la masterclass di Alfredo Marasciulo, capo panel dell’Università Aldo Moro di Bari, che ha guidato i partecipanti in un approfondito viaggio sensoriale alla scoperta degli oli monovarietali

30 maggio 2025 | 11:00

Associazioni di idee

No al prezzo minimo per il vino

La proposta sarà discussa nell’ambito del mini-pacchetto normativo sull'Organizzazione comune dei mercati (Ocm) che dovrebbe essere sottoposto a trilogo il prossimo autunno a Bruxelles

30 maggio 2025 | 10:00

Associazioni di idee

La legge sull’oleoturismo è una svolta per la Puglia

Via libera del Consiglio regionale pugliese alla legge per un utilizzo sostenibile ed efficiente dell'aacqua irrigua ma anche per lo sviluppo del turismo dell'olio per dare valore aggiunto alla produzione

29 maggio 2025 | 15:00

Associazioni di idee

L'Italia non scommette sul grano duro: superfici in calo

La disaffezione degli agricoltori per i cereali dovuta ai cali dei prezzi. Contratti di filiera per tutelare gli agricoltori dalle fluttuazioni di mercato legate all’invasione di prodotto straniero

29 maggio 2025 | 12:00