Associazioni di idee

Obiettivo una Taggiasca Ligure Dop in 12-18 mesi

L’associazione per la Taggiasca del Ponente Ligure apre al confronto con la Regione Liguria. La denominazione di origine protetta tutela non la varietà in sè, che può essere liberamente coltivata anche fuori dal territorio delimitato, ma la sua provenienza

12 aprile 2019 | C. S.

Massima disponibilità dell'Associazione per la Taggiasca del Ponente ligure a dialogare per arrivare a una Dop “Taggiasca ligure”. “Le parole di apertura al dialogo dell'assessore all'agricoltura Stefano Mai fanno molto piacere – afferma Simone Rossi, presidente dell'associazione - dirò di più: condividiamo il percorso per arrivare a una Dop “Taggiasca ligure” che valorizzi il territorio e si differenzi dalla Taggiasca ormai prodotta in altre parti d'Italia e del mondo. Temo che non possiamo più impedire che arrivino vasetti di Taggiasca a 1,89, come quelli visti dall'assessore. Possiamo però impedire, attraverso una Dop “Taggiasca ligure” che il consumatore confonda varietà con provenienza.”

Già nel 2016 Phil Hogan, Commissario europeo all'agricoltura ha chiarito, rispondendo a un'interrogazione parlamentare sul pomodoro San Marzano dell'Agro Sarnese Nocerino protetto da Dop, che una varietà “può essere coltivata al di fuori dell’aria geografica delimitata e non è appannaggio dei produttori italiani. D'altronde il regolamento sulle denominazioni di origine (Reg. Ue 1152/2012), nel Consideranda 17, è estremamente chiaro, designando e proteggendo il legame intrinseco fra le caratteristiche del prodotto e la sua origine geografica. La denominazione di origine protetta tutela non la varietà in sè, che può essere liberamente coltivata anche fuori dal territorio delimitato, ma la sua provenienza.

"Siamo perfettamente consapevoli che l'olivicoltura ligure rischia molto e, per storia, tradizioni e cultura, merita di essere conosciuta e riconosciuta dal consumatore attraverso un bollino Dop – afferma Rossi – però ci chiediamo se il percorso intrapreso sia quello più adeguato a raggiungere l'obiettivo, visto che ormai è quindici anni che parliamo di Dop, ricevendo dalle autorità preposte, ultimo il Tar, solo bocciature. I tempi sono maturi per cambiare strada. Una Dop condivisa può essere ottenuta in 12-18 mesi, in tempo per la campagna olearia 2020/21.”

L'Associazione per la Taggiasca del Ponente ligure ritiene che il cambio del nome della varietà indicato dall'assessore Mai, tra l'altro già bocciato dal Ministero delle politiche agricole, sia un percorso irto di difficoltà tecnico-giuridiche, con altre Nazioni o Regioni italiane che possono mettersi di traverso, oltre a essere osteggiato da una buona parte del territorio del Ponente.

“E' verissimo che “la vera Taggiasca siamo noi”, come affermato da una campagna promozionale della Regione di qualche tempo fa – conclude Rossi – è per questo che riteniamo non si debba perdere più tempo nel ricercare strade impervie, ma occorra percorrere la via più breve, e poi investire in campagne promozionali che ci consentano di differenziarci dal prodotto a basso costo. E' questo che vogliamo illustrare al Presidente Toti al quale abbiamo già chiesto un incontro.”

Potrebbero interessarti

Associazioni di idee

Speculazione Borges: servono regole più forti per fermare le frodi sull'olio d'oliva

Per difendere l'olio di oliva italiano servono controlli europei più stringenti, tracciabilità completa e regole che premino la qualità e non la speculazione: introdurre il documento di trasporto elettronico per le olive e registro Sian europeo

30 ottobre 2025 | 15:00

Associazioni di idee

Sostenibilità, innovazione e qualità le chiavi per la rinascita dell'olivicoltura italiana

Urgente adottare tecnologie avanzate, i principi dell'economia circolare e intensificare la ricerca per affrontare le sfide più pressanti del settore: il cambiamento climatico e la carenza di manodopera

29 ottobre 2025 | 13:00

Associazioni di idee

La continua carenza idrica in Italia: migliora la Sicilia

Nessun problema al nord, forte tensione e alcune infrastrutture non adeguate al Centro. Poi c'è il Sud, in particolare in Puglia, dove si registra una consolidata mancanza di pioggia

29 ottobre 2025 | 12:00

Associazioni di idee

Limitare l'importazione selvaggia di riso: si rivede la clausola di salvaguardia

A poche settimane dall’avvio della raccolta di riso le importazioni selvagge hanno fatto crollare le quotazioni all’origine del prodotto nazionale che per le varietà più note come il Carnaroli o l’Arborio sono quasi dimezzate

29 ottobre 2025 | 10:00

Associazioni di idee

Furti di olive nelle campagne baresi: 30 chili di olive rubati in 5 minuti

Le bande criminali hanno ripreso a fare razzia di olive, un fenomeno che, puntualmente ogni anno, interessa l’intera regione. I gruppi di malfattori, in appena 3-5 minuti, riescono a sottrarre oltre 30 kg di olive per albero

28 ottobre 2025 | 14:00

Associazioni di idee

La zootecnia italiana fattura 55 miliardi di euro

L’allevamento italiano dà lavoro a circa 800mila addetti ed è una componente fondamentale del Made in Italy agroalimentare, poiché è dalla Stalla Italia che nascono le eccellenze più note all’estero, dai formaggi ai salumi a denominazione di origine

27 ottobre 2025 | 10:00