Associazioni di idee 03/04/2019

Le proposte delle associazioni olivicole per modificare il decreto emergenze

Le proposte delle associazioni olivicole per modificare il decreto emergenze

Nel corso delle audizioni in Commissione agricoltura alla Camera sia Unaprol sia Italia Olivicola hanno chiesto più risorse per gli agricoltori e procedure più snelle per espiantare e reimpiantare gli olivi nella zona colpita da Xylella fastidiosa


“Durante l’audizione presso la Commissione Agricoltura della Camera, abbiamo ribadito in maniera decisa la nostra posizione: il decreto emergenze deve essere riempito di contenuti e risorse prima della conversione in Legge, altrimenti sarà uno strumento inutile e deludente, nonostante mesi di incontri e promesse. Dopo una stagione drammatica, è indispensabile investire sulla ripresa della produttività e affrontare seriamente la piaga Xylella che ha devastato la Puglia. Gli olivicoltori vanno messi nelle condizioni di realizzare nuovi impianti resistenti per poter tornare a lavorare, ma per superare la crisi bisogna agire in maniera strutturata, semplificando gli iter burocratici e agendo su tutta la filiera. Per questo ho chiesto una deroga nelle procedure di assunzione della manodopera e l’utilizzo del regolamento UE che disciplina gli aiuti di Stato nel settore agricolo. Inoltre è necessario modificare il decreto legislativo 29 marzo del 2004, n.102 sugli interventi finanziari a sostegno delle imprese agricole in seguito alle calamità naturali. Uno strumento fondamentale per le aziende, anche sotto il profilo della copertura assicurativa e dell’accesso al credito che va rivisto e integrato alla luce dei cambiamenti climatici, ampiamente dimostrati dagli studi scientifici. E’ fondamentale anche garantire la sopravvivenza dei frantoi attraverso una moratoria sui mutui, incentivi per la rottamazione e misure di sostegno al reddito. Inoltre, per prevenire drammi stile Xylella, arrivata in Italia dal Costa Rica attraverso le rotte commerciali di Rotterdam, va rivisto il sistema dei controlli delle piante provenienti dagli altri Paesi. L’Italia ha il maggior numero in Europa di punti d’ingresso che vanno quindi diminuiti e controllati meglio dall’UE che attua una politica troppo permissiva alle frontiere”. – Lo comunica in una nota David Granieri, presidente di Unaprol – Consorzio olivicolo italiano.

“Agricoltori e amministrazioni comunali, per impedire alla sputacchina (l’insetto vettore che trasporta la xylella, ndr) di avanzare, devono nei prossimi venti giorni pulire i terreni, eliminare le erbacce, arare i campi ma ancora oggi, in quasi tutti i Comuni, il verde pubblico resta completamente abbandonato a causa delle difficoltà economiche degli enti: chiediamo di poter impiegare i cittadini che hanno richiesto il Reddito di Cittadinanza in queste operazioni straordinarie di bonifica per cercare di bloccare l’avanzata del batterio”.

È questa l’idea lanciata dal Presidente di Italia Olivicola, Gennaro Sicolo, questa mattina in Commissione Agricoltura della Camera durante le audizioni per il DL Emergenze.

“La sputacchina cammina velocemente e, purtroppo, nonostante manifestazioni, assemblee e convegni molte amministrazioni comunali, nella zona contenimento e nella zona cuscinetto, devono ancora intervenire seriamente per ripulire le aree pubbliche”, ha sottolineato Sicolo.

Solo pochi giorni fa, i Commissari UE alla Salute e all’Agricoltura, Vytenis Andriukaitis e Phil Hogan, nella missiva inviata al Presidente Sicolo avevano sottolineato come anche l’Unione Europea sia pronta a fare la propria parte nella ricostruzione dell’olivicoltura salentina purchè l’Italia acceleri nell’attuazione delle misure di emergenza previste per il contrasto al batterio.

Il Presidente Sicolo, durante l’audizione, ha presentato diversi emendamenti e proposte per migliorare il testo pubblicato in Gazzetta Ufficiale venerdì e per dare risposte agli olivicoltori.
Tra le richieste, quella di dedicare l’intero Fondo di Solidarietà, rimpinguandolo con altre risorse, per gli olivicoltori colpiti dalle gelate, e la necessità di semplificare ulteriormente le pratiche di eradicazione e di reimpianto nella zona infetta.
Tra gli emendamenti, oltre all’inserimento di misure specifiche per i frantoiani, le cooperative ed i vivai, e per il riconoscimento delle giornate lavorative agli operai, Sicolo ha richiesto di spalmare la copertura degli interessi sui mutui anche per il 2020, di accelerare con l’anticipazione dei pagamenti Pac 2018-2019 e di prevedere misure per favorire i lavori e le buone pratiche agricole anche nei piccoli appezzamenti.
Sicolo ha ribadito la richiesta di stanziare i primi 30 milioni destinati alla zona infetta esclusivamente sulle misure del Psr Puglia per le aziende agricole, i frantoi ed i vivai.

“Chiedo di accelerare l’iter in Commissione e in Parlamento per arrivare alla conversione definitiva del decreto in legge prima delle elezioni europee – ha rimarcato il Presidente Sicolo -. Gli agricoltori non chiedono aiuti di Stato, chiedono dignità e misure per poter ripartire dopo un’annata disastrosa e dopo anni di colpevoli silenzi ed omissioni che hanno consentito alla xylella di distruggere un patrimonio olivicolo millenario”.

di C. S.