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Coldiretti fa ricorso contro la bocciatura della Dop Taggiasca

Ricorso al Tar, da parte di Coldiretti e non dell'intero Comitato promotore, per la bocciatura della denominazione di origine Taggiasca. Sostegno da parte delle associazioni dei consumatori liguri

05 giugno 2018 | T N

Come anticipato da Teatro Naturale il 25 maggio 2018, Coldiretti ha annunciato, il 31 maggio scorso, il ricorso contro la bocciatura del riconoscimento della Dop Taggiasca per l'oliva ligure. E' importante sottolineare come il ricorso sia stato proposto non dal Comitato promotore della Dop ma solo di una sua componente.

Di seguito il comunicato con cui Coldiretti annuncia il ricorso:

In Liguria l’olivicoltura rappresenta l'unico autentico presidio del territorio, sia a levante che a ponente, ma nonostante questo l’oliva Taggiasca, non ha a oggi nessuna garanzia di tutela, né per i produttori né tanto meno per i consumatori. Il tutto per un paradossale problema di forma: il nome Taggiasca, pur essendo chiaramente riferita all’oliva del nostro territorio, e pur essendo riconosciuto dai consumatori il legame tra i prodotti commercializzati con questo nome (olive e olio extra vergine di oliva) ed il territorio ligure, è anche il nome della varietà della pianta, e quindi non può fregiarsi del riconoscimento della DOP.

Anzi, essendo il nome varietale di una pianta d’olivo, chiunque nel Mondo può produrre e confezionare con il nome Taggiasca i relativi prodotti (olive e olio extra vergine di oliva).

Il danno che ne deriva viene percepito innanzitutto dai produttori del ponente ligure, i quali vedono commercializzati prodotti che usufruiscono del nome Taggiasca ma che in realtà non hanno nulla a che vedere con il nostro territorio, in quanto realizzati in piantagioni intensive altamente meccanizzate, e in secondo luogo dal consumatore che crede di acquistare olive e olio extra vergine provenienti dal Ponente Ligure ma che invece sono prodotti nella migliore delle ipotesi in altre parti di Italia, oppure addirittura in altri paesi europei come Spagna, Grecia o extra Europei.

È necessario, quindi, per una questione di trasparenza e tracciabilità alimentare, a tutela dei produttori e consumatori, che si intervenga in modo deciso per tutelare l’intera filiera produttiva dell’oliva e l'olio extra vergine di oliva taggiasca, legandoli al territorio, valorizzando un prodotto di qualità.

Ed è per questo che Coldiretti, sostenuta da tutte le Associazioni dei Consumatori riconosciute a livello ligure, Adiconsum, Adoc, Assoutenti, Casa del Consumatore, Codacons, Federconsumatori, Lega Consumatori, Sportello del Consumatore, ha esposto la nuova strategia di Coldiretti, che segue il ricorso al TAR contro il MIPAAF, presentato l’11 maggio scorso, la lettera aperta inviata a tutti i soci e ai colloqui formali, messi in atto in questi ultimi due mesi, con tutti gli attori della filiera.

Coldiretti sta cercando di ottenere il pieno appoggio al comitato della DOP Taggiasca, un dialogo aperto e produttivo con tutti gli attori della filiera, la condivisone e fronte comune con i consumatori e non da ultimo un dialogo con tutte le forze politiche e tutte le Istituzioni, indipendentemente dal colore politico.

La battaglia è ancora lunga, ma la causa è importante: il nostro territorio, i suoi prodotti e la nostra economia hanno necessità di essere tutelati, valorizzati e fatti conoscere al mondo come testimonianza delle nostre radici e della nostra storia.

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