Salute 12/10/2017

L'olio extra vergine di oliva è il grasso ideale per proteggere il fegato dall'invecchiamento

Man mano che il fegato invecchia si accumulano lipidi che influiscono sulla funzionalità di questo importantissimo organo. L'olio di semi di girasole induce la fibrosi, l'olio di pesce ha intensificato l'ossidazione associata all'invecchiamento. L'extra vergine ha portato alla più bassa ossidazione e alterazioni ultrastrutturali


Cosa accade al nostro fegato dopo una dieta ricca di grassi? E' ovvio, invecchia e diventa progressivamente più grasso, perdendo funzionalità.

Ma non tutti i grassi hanno lo stesso effetto sul fegato.

Un team italo-spagnolo ha studiato l'effetto dell'assunzione per tutta la vita di diverse fonti di grassi ricchi di monoinsaturi (extra vergine d'oliva), n6 acidi grassi polinsaturi (olio di girasole) o n3 acidi grassi polinsaturi (olio di pesce) nel fegato invecchiato.

L'esperimento è stato condotto su cavie da laboratorio.

Sono stati studiati istopatologia epatica, ultrastruttura mitocondriale, biogenesi, stress ossidativo, catena mitocondriale elettronico-trasporto, lunghezza relativa telomero e profili gene-espressione. L' invecchiamento, come previsto, ha portato all'accumulo di lipidi nel fegato.

L'olio extra vergine d'oliva ha portato alla più bassa ossidazione e alle minori alterazioni ultrastrutturali.

L' olio di girasole ha indotto fibrosi, alterazioni ultrastrutturali e alta ossidazione.

L' olio di pesce ha intensificato l'ossidazione associata all'invecchiamento, abbassando l'attività della catena di trasporto degli elettroni e accorciando la lunghezza relativa dei telomeri.

I cambiamenti gene-espressione associati con l'età negli animali nutriti con olio d'oliva e olio di pesce sono stati legati principalmente alla funzione mitocondriale e alle vie di stress ossidativo.

In base ai risultati, l'extra vergine è la fonte di grasso alimentare che meglio conserva il fegato durante il processo di invecchiamento.

di R. T.