Salute
L'olio extra vergine d'oliva protegge il nostro cervello
Sono molte le patologie neurogenerative a cui possiamo andare incontro a causa dei radicali liberi e dello stress ossidativo. Non solo tirosolo, idrossitirosolo e oleocantale. Ora si scoprono le virtù degli acidi idrossicinnamici contenuti nell'olio extra vergine d'oliva
28 ottobre 2016 | R. T.
Purtroppo smog, cattiva alimentazione e molti altri fattori, come il fumo, contribuiscono ad aumentare sensibilmente il contenuto in radicali liberi nel nostro corpo, così come lo stress ossidativo a danno dei nostri tessuti.
Oltre all'apparato cardiocircolatorio, anche il cervello può risentire di questi fenomeni degenerativi. Alcune patologie, come l'Alzheimer (in aumento nei paesi occidentali), sono causati da cambiamenti del DNA, nei lipidi e nelle proteine cellulari.
Le condizioni neurologiche, specie in età avanzata, sono fortemente dipendenti proprio da fattori neurodegenerativi già ben noti, come l'accumulto del peptide beta amiloide nel cervello, creando delle deleterie placche, conseguenza e fonte di stress ossidatrivo.
E' altresì noto che proprio l'alimentazione gioca un ruolo importante nei fenomeni legati allo stress ossidativo. Alcuni alimenti chiave aiutano il nostro corpo ad assimilare importanti nutrienti, come i fenoli, che sono antiossidanti in grado di mitigare gli effetti dei radicali liberi.
Tra gli alimenti più ricchi di fenoli antiossidanti biodisponibili per il nostro organismo c'è l'olio extra vergine d'oliva di alta qualità.
Già noti composti come tirosolo, idrossitirosolo e oleocantale per il loro elevato potere antiossidanti e la loro efficacia preventiva nel contrastare numerose patologie, ora i ricercatori scoprono anche gli acidi idrossicinnamici, tra cui gli acidi ferulico, caffeico e vanillico.
Si tratta di composti che numerosi studi hanno confermato essere utili nel contrastare diverse patologie degenerative.
Alcuni ricercatori hanno allora voluto testare l'effetto neuroprotettivo degli acidi idrossicinnamici contenuti nell'olio extra vergine d'oliva, utilizzandolo direttamente. Nell'occasione è stato utilizzato olio della varietà Picholine, che ha alti tenori di questi elementi.
I ricercatori hanno coltivato in vitro cellule neurali, quindi trattandole con varie diluizioni di olio extra vergine d'oliva da concentrazioni di 1/10000 a concentrazioni di 1/100.
Come si attendevano gli studiosi le concentrazioni più elevate hanno manifestato i maggiori effetti benefici.
Tuttavia anche a concentrazioni basse l'olio extra vergine d'oliva mostrava avere un effetto neuroprotettivo contro la tossicità da beta amiloide.
Secondo gli studiosi l'utilizzo di alimenti ricchi di acidi idrossicinnamici potrebbe divenire una strategia terapeutica promettente nella riduzione dello stress ossidativo nelle malattie neurodegenerative.
Potrebbero interessarti
Salute
I cibi ultra-processati aumentano il senso di fame
Gli alimenti ultra-elaborati influenzano il rapporto col cibo. I giovani mangiano di più anche quando non hanno fame dopo due settimane con una dieta con cibi ultra-processati
12 dicembre 2025 | 09:00
Salute
L'olio d'oliva rende il cavolo più sano
I preziosi nutrienti del cavolo sono difficili da assorbire per il corpo a meno che non vengano mangiati con olio, aumentando drasticamente la biodisponibilità dei carotenoidi. La cottura non migliora l'assorbimento
11 dicembre 2025 | 10:00
Salute
L'extravergine e non l'olio di oliva per proteggere dalle malattie vascolari
Ecco un confronto medico e scientifico sulla differente assunzione di olio extravergine di oliva e olio di oliva e sui benefici che l'extravergine ha nella protezione dall'ossidazione del colesterolo LDL, proteggendo contro le malattie vascolari periferiche
10 dicembre 2025 | 16:00
Salute
Una dieta ricca di polifenoli è un toccasana per il cuore
Il consumo regolare di alimenti ricchi di polifenoli come tè, caffè, frutti di bosco, noci e cereali integrali può sostenere in modo significativo la salute del cuore a lungo termine, abbassando i livelli di pressione sanguigna e colesterolo
10 dicembre 2025 | 09:00
Salute
Il gusto dolce arriva al cuore: una nuova via per la regolazione cardiaca
In una scoperta sorprendente, gli scienziati hanno scoperto che il cuore possiede recettori del gusto dolce, simili a quelli sulle nostre lingue, e che stimolare questi recettori con sostanze dolci può modulare il battito cardiaco
08 dicembre 2025 | 11:00
Salute
L'oleuropeina allevia i danni ai nervi sciatici
La somministrazione di oleuropeina aumenta significativamente la velocità di conduzione nervosa, riduce significativamente lo stress ossidativo e migliora l'integrità neuronale e la mielinizzazione, superando gli effetti della somministrazione dell'antiepilettico
07 dicembre 2025 | 11:00