Economia 12/01/2018

Veggie e bio dominano gli scaffali dei supermercati

L'Osservatorio Immagino Nielsen GS1 Italy parla espressamente di una “crescita a ritmo sostenuto per i prodotti "identitari" con le vendite che ammontano a un valore di oltre 1,8 miliardi di euro e sono in aumento del 9,6%


In Italia crescono i prodotti “identitari”: quelli biologici, vegetariani e vegani, quelli kosher e halal. A evidenziare il peso dei prodotti lifestyle nella spesa alimentare è la seconda edizione dell’Osservatorio Immagino Nielsen GS1 Italy.

Nella selezione dei prodotti lifestyle rientrano circa 52 mila prodotti alimentari che riportano, in etichetta o sul packaging, claim e loghi quali “idoneo ad uno stile di vita vegetariano”, “idoneo ad uno stile di vita vegano”, “halal”, “kosher”, “biologico”. Si tratta di oltre 5500 prodotti che mettono insieme una filosofia esistenziale o il rispetto dei dettami religiosi e che sono in crescita: le vendite ammontano a un valore di oltre 1,8 miliardi di euro e sono in aumento del 9,6%.

Non si tratta però di prodotti “ghettizzanti”, prosegue l’Osservatorio, perché “arrivate a comparire sul 10,7% dei prodotti venduti in super e ipermercati, le indicazioni che rimandano ai lifestyle si rivolgono a un pubblico ben più ampio rispetto ai vegani stretti, agli ecologisti intransigenti o agli ebrei osservanti. In realtà il target è più ampio e coinvolge tutti i consumatori che vedono in queste indicazioni una garanzia in termini di qualità, di controlli e di sicurezza alimentare”.

A trainare il comparto c’è di sicuro il biologico, uno dei segmenti più dinamici, che in un anno ha raggiunto il 14,5% di crescita arrivando a rappresentare il 3,0% delle vendite complessive del totale food rilevato dall’Osservatorio Immagino.

“Altro mondo che va veloce – proseguono i ricercatori – è quello del “veggie” (vegetariano e vegano), che si avvicina sempre più ad acquisire un peso analogo a quello del biologico: tra giugno 2016 e giugno 2017 è arrivato alla quota del 2,7% del giro d’affari del mass market alimentare, grazie a una crescita annua a due cifre”.

Il quadro dei prodotti lifestyle si completa con quelli che esibiscono una certificazione religiosa. Spiega l’Osservatorio: “La più rappresentativa è quella kosher, che vale l’1,8% delle vendite complessive del totale alimentare monitorato da Immagino e che nell’anno analizzato è cresciuta in valore dell’8,3%. Decisamente più modesto il segmento dei prodotti halal: rappresentano lo 0,2% del giro d’affari del food e si sono fermati allo 0,9% di crescita. Ma si fa notare il trend controcorrente delle regioni meridionali, dove le vendite di prodotti adatti per musulmani, pur avendo un’incidenza allineata alla media nazionale, sono cresciute in un anno del 9,1%”.

di T N