L'arca olearia

L'olio di oliva italiano ridotto al lumicino

La Puglia si conferma essere la principale regione di produzione, con 87 milioni di chili, nonostante il calo del 58%. A pesare sono stati il gelo invernale di Burian e i venti accompagnati dalla pioggia durante la fioritura che hanno ridimensionato pesantemente i raccolti

08 ottobre 2018 | C. S.

Crolla del 38% quest’anno la produzione di olio di oliva Made in Italy che scende ad appena 265 milioni di chili, un valore vicino ai minimi storici. È quanto afferma la Coldiretti nel commentare le previsioni divulgate dall’Ismea per l’Italia alla Giornata nazionale dell’extravergine italiano al Villaggio contadino al Circo Massimo a Roma.

A pesare sono stati il gelo invernale di Burian e i venti accompagnati dalla pioggia durante la fioritura che hanno ridimensionato pesantemente i raccolti anche se le previsioni classificano l’Italia come secondo produttore mondiale nel 2018/19. La Puglia si conferma essere la principale regione di produzione, con 87 milioni di chili, nonostante il calo del 58%, mentre al secondo posto si trova la Calabria, con 47 milioni di chili e una riduzione del 34%, e sul gradino più basso del podio c’è la Sicilia dove il taglio è del 25%, per una produzione di 39 milioni di chili, mentre in Campania il raccolto è di 11,5 milioni di chili, in riduzione del 30%. Al centro diminuisce a 11,6 milioni di chili la produzione in Abruzzo (-20%) e a 14,9 milioni di chili nel Lazio (-20%) mentre aumenta a 17,8 milioni di chili in Toscana (+15%) come nel nord dove complessivamente si registra un aumento del 30%.

Un andamento che si riflette sulla produzione a livello mondiale dove si prevede un forte calo dell’8% dei raccolti per una previsione di poco più di 3 miliardi di chili. Ad influire è anche il crollo della produzione pure in Grecia con circa 240 milioni di chili (-31%) e in Tunisia dove non si dovrebbero superare i 120 milioni di chili (-57%) mentre in Portogallo è praticamente stabile a 130 milioni di chili. In controtendenza la Spagna che si conferma leader mondiale, dove si stimano circa 1,5-1,6 miliardi di chili con un aumento del 23%, oltre la metà della produzione mondiale.

A pesare in Italia è stata l’ondata di maltempo del 2018 con almeno 25 milioni di piante di ulivo danneggiate dalla Puglia all’Umbria, dall’Abruzzo sino al Lazio con danni fino al 60% in alcune zone particolarmente vocate e la richiesta di rifinanziamento del piano olivicolo nazionale (Pon) da parte dell’Unaprol. Un’esigenza per recuperare il deficit italiano con il piano che prevede di aumentare nei prossimi 4 anni la superficie coltivata da poco più di un milione di ettari a 1,8 milioni di ettari, anche con l’incremento delle aree irrigue con tecniche innovative di risparmio idrico. Si tratta di potenziare una filiera che coinvolge oltre 400 mila aziende agricole specializzate in Italia e che – sostiene la Coldiretti - può contare sul maggior numero di olio extravergine a denominazione in Europa (43 DOP e 4 IGP) con un patrimonio di 250 milioni di piante e 533 varietà di olive, il più vasto tesoro di biodiversità del mondo.

 

Potrebbero interessarti

L'arca olearia

Dimensione delle olive: gli effetti su resa in olio, fenoli e capacità antiossidante

La dimensione delle olive, in assoluto ma anche in rapporto alle proporzioni di polpa e nocciolo, hanno effetti sul contenuto di olio, sui componenti bioattivi, sugli acidi grassi, sull'α-tocoferolo

25 settembre 2025 | 16:00

L'arca olearia

Durezza della polpa e cambiamenti della parete cellulare durante la maturazione delle olive

Una degradazione delle pareti cellulari porta a una maggiore facilità nella resa in olio in frantoio ma anche a una maggiore propensione a ossidazione e degradazione qualitativa. La differenza tra olive irrigate e in asciutto durante la maturazione

24 settembre 2025 | 16:00

L'arca olearia

Guida per la lotta alla mosca dell’olivo a settembre e ottobre

Ci avviciniamo alla raccolta delle olive ma le condizioni meteo favoriscono gli attacchi di mosca dell’olivo, con potenziali gravi danni sulla qualità dell’olio. Ecco gli strumenti di difesa in biologico e integrato

23 settembre 2025 | 14:00

L'arca olearia

Monitoraggio del movimento e della torsione delle olive e influenza sull’efficienza di raccolta

La forza di resistenza al distacco delle olive si è ridotta in modo significativo quando la rotazione del picciolo è stata applicata prima di applicare forza di distacco al frutto

22 settembre 2025 | 13:00

L'arca olearia

Impatto del periodo di conservazione sulla qualità delle olive raccolte meccanicamente

La conservazione a freddo riduce la maturazione e l'ossidazione durante la conservazione delle olive ma i cambiamenti metabolici sono stati più intensi nei frutti più maturi al momento della raccolta. I composti fenolici sono cambiati anche nei frutti visivamente integri

19 settembre 2025 | 18:00

L'arca olearia

Differenze nei sistemi di allevamento e di potatura dell'olivo su fioritura, produttività e qualità delle olive

L’effetto di diversi modelli di potatura stagionale o di fruttificazione sulla crescita vegetativa, sulle caratteristiche della fioritura, sulla resa, sui parametri fisici delle olive e sulla percentuale di contenuto di olio negli olivi

19 settembre 2025 | 17:45