Turismo
L’agriturismo vede nero. Fatturati in diminuzione nel 2008 e il 2009 non sarà migliore
Cresciuta l’offerta, ma non la domanda. Soggiorni più brevi e utilizzo massiccio del last minute. Occorre maggiore azione di contrasto all’abusivismo diffuso
21 febbraio 2009 | Ernesto Vania
Il boom dellâagriturismo, più volte evocato, nel 2008 non câè stato né poteva esserci; non câè stata la crescita di ospiti da molti annunciata in occasione di ogni festività ...
Câè stata - secondo Agriturist - la sostanziale conferma del numero di ospiti dellâanno scorso (2,8 milioni), ma hanno fatto vacanze più brevi (4,6 giorni, in media) e soprattutto si sono distribuiti su un maggior numero di aziende (+ 5,4% rispetto allo scorso anno). Di conseguenza i pernottamenti sono diminuiti (- 1,1%) e soprattutto si è abbassata la percentuale di utilizzazione degli alloggi (- 7,4%) con una diminuzione del fatturato complessivo del settore (-1,2%) e, più sensibile, del fatturato medio per azienda (-6,2%). Se poi consideriamo un aumento dei costi di gestione e promozione non inferiore al 5%, il risultato del 2008 - secondo Agriturist - può considerarsi moderatamente positivo solo tenendo conto che siamo in un momento di crisi generale dellâeconomia.
âPer un settore ancora giovane come lâagriturismo, in costante crescita di offerta, non basta consolidare la domanda, occorre ogni anno incrementarla, altrimenti i redditi delle aziende soffronoâ. Vittoria Brancaccio, presidente di Agriturist (Confagricoltura), sintetizza così la tendenza negativa delle vacanze in fattoria maturata negli ultimi anni, complicata dalla recente crisi economica mondiale. âEâ necessario â prosegue il presidente di Agriturist - investire di più sulla promozione soprattutto per intercettare ospiti stranieri, che richiedono soggiorni più lunghi. Un altro fenomeno degli ultimi anni, infatti è quello delle prenotazioni per periodi brevissimi, anche in alta stagione. Eâ una tendenza non nuova, ma questâanno câè stata unâaccelerazione per la necessità di contenere le spese...â.
Che succederà nel 2009? La previsione di Agriturist va in direzione di una conferma delle tendenze registrate nel 2008, mitigate da un leggero rallentamento della crescita dellâofferta. I prezzi resteranno generalmente fermi, si diffonderà ulteriormente la pratica delle offerte last-minute, si registrerà una parziale compensazione di questi effetti negativi grazie ad un lieve incremento della spesa su servizi diversi dallâalloggio, come la ristorazione, le passeggiate a cavallo, le attività didattiche.
âChiediamo alle Istituzioni interventi efficaci - prosegue il Direttore Nazionale di Agriturist â sul tema dellâabusivismo. Ovunque, ma soprattutto in campagna dove si nascondono meglio, ci sono migliaia di esercizi ricettivi che operano senza alcuna autorizzazione: non pagano le tasse e possono quindi praticare prezzi minimi, e spesso si autoqualificano agriturismo senza neppure avere una azienda agricola. Per non parlare di quei bed and breakfast che vanno ben oltre i limiti di occasionalità e di piccola ricettività previsti dalla legge, e magari preparano anche i pasti... A livello locale queste attività abusive sono conoscibili, o addirittura conosciute: occorre finalmente che siano fermate o messe in regolaâ.