Salute

Perché tirare in ballo l'alcol? Brutto scivolone del "Corriere della Sera"

Sui temi della salute si chiede una informazione corretta. E' quanto sollecita il professor Giovanni de Gaetano. Non si può accettare una irrazionale e ingiustificata opera di demonizzazione: la ricerca del "British Medical Journal" non prende in esame il consumo di alcol

26 settembre 2009 | T N

Non vediamoci necessariamente la malafede, ma sicuramente la consuetudine al pregiudizio sì.

Venerdi scorso, il 18 settembre, è apparso su Corriere.it un articolo dal titolo
“Vita sana e senza fumo: 10 anni di vita in più per gli uomini”, a firma di Alessandra Carboni.

Nel sommarietto che accompagnava l'articolo compariva il seguente avvertimento: "Uno studio avviato 38 anni fa nel Regno Unito ha rivelato che alcol e sigarette accorciano la vita".

L'alcol accorcia la vita?
Non entriamo qui nel dettaglio, ma ciò che sorprende è che l'alcol nello studio
del "British Medical Journal" l'alcol nemmeno veniva preso in considerazione.

Da qui una lettera al direttore del "Corriere della Sera" Ferruccio De Bortoli
a firma dello studioso Giovanni de Gaetano, professore presso l'Università Cattolica del Sacro Cuore di Campobasso. Il quale scrive: "Un pezzo molto interessante, se non fosse per un errore sostanziale che di fatto ne compromette la scientificità".


"Nell’articolo - aggiunge de Gaetano nella lettera al direttore del "Corriere" De Bortoli - la redattrice sostiene che i fattori di rischio indagati dai ricercatori britannici sono fumo e alcol. Mi permetta di farLe presente che non è affatto così. La ricerca pubblicata sul British Medical Journal non prende in esame il consumo di alcol, bensì alcuni ben noti fattori di rischio tra cui abitudine al fumo ed elevati livelli di colesterolo e di pressione arteriosa. Dell’alcol – neanche in eccesso - non c’è ombra".

Come al solito, vale il pregiudizio che vuole a tutti i costi l'alcol come un prodotto che fa male, che accorcia la vita.
Ora, sia ben chiaro, non si entra qui nel dettaglio della questione, ma vale la pena riflettere sulla leggerezza di certe pubblicazioni inesatte.

"Mi permetto di fare questo breve appunto - spiega il professor de Gaetano - perché l’errore riguarda l’alcol, che in questo periodo è al centro di una crociata senza sconti. E’ opportuno evitare che il consumo moderato di alcol venga attaccato anche quando, come in questo caso, non ve ne è alcun motivo, scientifico o di altra natura".

Un'iniziativa che noi approviamo. Occorre di questi tempi armarsi di coraggio
e prendere posizione verso coloro che cercano puntualmente di prestare il fianco al neoproibizionismo.

L'intervento del professor Giovanni de Gaetano, direttore dei Laboratori di Ricerca per il Progetto Moli-sani (link esterno), ha fatto finalmente correggere sul sito del Corriere l'articolo incriminato (link esterno), facendone così modificare la parte incriminata: link esterno

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