Salute
Più gioia e meno stress con un piatto di pasta

Mangiare pasta stimola infatti la produzione di serotonina, un neurotrasmettitore che regola l'umore, il sonno e l'appetito. Per ottenere i benefici occorre consumare pasta almeno tre volte alla settimana
19 giugno 2025 | 14:00 | C. S.
Una ricerca dell'Università Cattolica del Sacro Cuore, pubblicata sulla rivista Food Science & Nutrition, ha indagato sugli effetti psicologici ed emotivi del consumo di pasta.
Lo studio rileva che il 41% degli italiani associa la pasta alla famiglia, il 21% a emozioni positive e il 10% a una sensazione di piacere. I partecipanti allo studio che hanno consumato pasta almeno tre volte a settimana hanno registrato, oltre alla sensazione di sazietà (34%), anche "soddisfazione" (29%) e "un senso di autentica felicità" (10%). Inoltre, un consumo regolare di pasta è correlato a una diminuzione dello stress e a un miglioramento del benessere generale. Mangiare pasta stimola infatti la produzione di serotonina, un neurotrasmettitore che regola l'umore, il sonno e l'appetito.
"La nostra ricerca dimostra che il semplice atto di condividere un piatto di pasta può creare legami emotivi duraturi e scatenare emozioni positive" - spiega il professor Pagnini - A questo studio, nessun altro alimento a base di carboidrati come riso, pane, pizza o altre opzioni nutrizionali è in grado di scatenare un tale aumento della felicità come la pasta se consumato insieme ad altre persone. I dati suggeriscono che la combinazione di pasta e interazione sociale aumenta notevolmente i livelli di felicità".
La ricerca è stata realizzata con il supporto del Gruppo Barilla e ha coinvolto un campione di 1.532 italiani adulti.
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