Salute
L'effetto prebiotico dell'olio di oliva sul microbioma del cavo orale

L'olio extravergine di oliva ad alto contenuto di polifenoli riduce i processi infiammatori e aumentato il microbioma con benefici per la salute, dimostrando un effetto prebiotico
10 giugno 2025 | 15:00 | T N
L'olio extra vergine di oliva (EVOO) con un alto contenuto di polifenoli ha attirato l'attenzione a causa dei suoi effetti comprovati benefici nella riduzione del rischio di malattie cardiovascolari, modulando i livelli di colesterolo (HDL e LDL), modulando i marcatori infiammatori e diminuendo i livelli di emoglobina1Ac, suggerendo che l'olio può avere un impatto sulla regolazione della glicemia.
Uno studio portoghese ha valutato l'impatto del consumo di un extravergine ricco di polifenoli con un alto profilo di molecole bioattive su diversi parametri, come i biomarcatori infiammatori della saliva e sierico, ed ha esplorato l'impatto dell'extravergine sull'intestino e sul microbiota orale per quanto riguarda il contenuto di Bacillota e Bacteroidota.
Pertanto, l'impatto sull'emoglobina glicata (HbA1c), il colesterolo lipoproteico a bassa densità (LDL-C), la proteina C-reattiva (CRP), i biomarcatori infiammatori e i microbiomi fecali e salivari sono stati valutati prima e dopo l'esposizione all'olio.
I risultati hanno mostrato che l'extravergine promuove una diminuzione dei livelli di HbA1C e nell’interleuchina pro-infiammatoria IL-1, associata a processi infiammatori.
Inoltre, l'assunzione di olio extravergine di oliva ha modulato il microbiota orale e intestinale, aumentando sia Bacteroidota che Bacillota nel microbiota orale. Entrambi sono associati a benefici effetti sulla salute, dimostrando un effetto prebiotico.
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