Salute

Oltre gli effetti antiossidanti e antinfiammatori: i polifenoli dell’extra vergine modulano il nostro DNA

Oltre gli effetti antiossidanti e antinfiammatori: i polifenoli dell’extra vergine modulano il nostro DNA

Una review italiano-spagnola indica quanto i fenoli dell’olio extra vergine di oliva possono promuovere cambiamenti epigenetici in grado di regolare diversi processi metabolici

01 luglio 2022 | T N

I componenti della dieta possono indurre cambiamenti epigenetici attraverso la metilazione del DNA, la modifica degli istoni e la regolazione dei microRNA (miRNA).

Insomma, alcune molecole contenute negli alimenti della dieta mediterranea possono regolare l’espressione del DNA, aiutando la nostra salute.

Il Laboratorio di Epigenetica del Metabolismo Lipidico, Instituto Madrileño de Estudios Avanzados (IMDEA)-Alimentos, CEI UAM + CSIC, Madrid, il Laboratorio di Alimenti Funzionali e il Dipartimento di Medicina Molecolare dell'Università di Padova hanno effettuato una review sulla base della bibliografia scientifica, monitorando gli effetti dell’olio extra vergine e i suoi fenoli sul profilo epigenetico in campo medico.

Dopo aver applicato i criteri di selezione (ad esempio, inclusione di studi in vitro, su animali o sull'uomo integrati con olio o con i suoi fenoli), 51 articoli sono stati esaminati in modo approfondito e la valutazione della qualità è stata effettuata utilizzando lo strumento di rischio di parzialità Cochrane rivisto.

I risultati mostrano che sia l'extra vergine che i suoi fenoli  possono promuovere cambiamenti epigenetici in grado di regolare l'espressione di geni e bersagli molecolari coinvolti in diversi processi metabolici. Ad esempio, l'oleuropeina (OL) può essere un regolatore epigenetico nel cancro; e l'idrossitirosolo (HT) modula l'espressione dei miRNA coinvolti nello sviluppo del cancro, delle malattie cardiovascolari e neurodegenerative.

Una completa delucidazione degli effetti epigenetici dell'olio e dei suoi fenoli può contribuire allo sviluppo di diverse strategie farmaconutrizionali che li sfruttino come agenti epigenetici.

Potrebbero interessarti

Salute

Il gusto dolce arriva al cuore: una nuova via per la regolazione cardiaca

In una scoperta sorprendente, gli scienziati hanno scoperto che il cuore possiede recettori del gusto dolce, simili a quelli sulle nostre lingue, e che stimolare questi recettori con sostanze dolci può modulare il battito cardiaco

08 dicembre 2025 | 11:00

Salute

L'oleuropeina allevia i danni ai nervi sciatici

La somministrazione di oleuropeina aumenta significativamente la velocità di conduzione nervosa, riduce significativamente lo stress ossidativo e migliora l'integrità neuronale e la mielinizzazione, superando gli effetti della somministrazione dell'antiepilettico

07 dicembre 2025 | 11:00

Salute

Il caffè quotidiano può rallentare l'invecchiamento biologico

Bere fino a quattro tazze di caffè al giorno è associato a telomeri più lunghi. Questo suggerisce un potenziale rallentamento dell’invecchiamento biologico di circa cinque anni

07 dicembre 2025 | 09:00

Salute

Le fibre alimentari nella prevenzione oncologica

Attraverso quali meccanismi le fibre proteggono dai tumori? I meccanismi ipotizzati sono molti, tra cui quelli legati all'effetto sul tumore del colon-retto, che riguardano l’aumento della velocità del transito intestinale e la riduzione del tempo di contatto della mucosa con sostanze potenzialmente cancerogene

05 dicembre 2025 | 11:00

Salute

L'olio d'oliva in dermatologia: unire le tradizioni antiche con la moderna medicina

E’ evidente il potenziale delle olive nelle applicazioni dermatologiche, evidenziandone i benefici naturali, accessibili e terapeutici. L'olio d'oliva e la dieta mediterranea potrebbero offrire trattamenti complementari promettenti per una serie di condizioni cutanee

03 dicembre 2025 | 15:00

Salute

Attenzione alle bevande zuccherate: l'azione infiammatoria del fruttosio

Il fruttosio può innescare le cellule immunitarie per reagire in modo eccessivo alle tossine batteriche. Questa sensibilità aumentata può contribuire a un maggiore rischio di infezione. Gli effetti potrebbero essere ancora più pericolosi nelle persone con malattie metaboliche

03 dicembre 2025 | 12:00