Salute
L'olio d'oliva nel trattamento preventivo dell'obesità e dei disturbi metabolici
Una dieta ricca d'olio d'oliva ha prodotto un aumento significativo dei livelli di acidi grassi monoinsaturi nel sangue, con un incremento dell'attività del tessuto adiposo bruno nei volontari magri ma non in quelli sovrappeso/obesi
27 gennaio 2021 | T N
Il tessuto adiposo bruno (BAT) è un potenziale bersaglio per il trattamento dell'obesità e dei disturbi metabolici. La sua attivazione mediante esposizione al freddo o farmaci adrenergici può aumentare la sensibilità sistemica all'insulina e migliorare il metabolismo lipidico; tuttavia, poco si sa sugli effetti di specifici componenti della dieta sull'attività del BAT.
I ricercatori brasiliani hanno valutato un intervento dietetico a breve termine (4 settimane) con olio d'oliva potesse modificare l'attività del tessuto adiposo bruno in volontari magri e sovrappeso/obesi.
L'intervento ha prodotto un aumento significativo dei livelli di acidi grassi monoinsaturi nel sangue, che è stato accompagnato da un aumento dell'attività del tessuto adiposo bruno nei volontari magri ma non in quelli sovrappeso/obesi. Nel gruppo magro, è stato rilevato un aumento della leptina dopo l'intervento, e bassi valori di leptina all'inizio dello studio erano predittivi di una maggiore attività del BAT dopo l'intervento. Inoltre, l'aumento della concentrazione di leptina è stato associato a una maggiore attività del BAT. Tre noti mediatori endogeni dell'attività del tessuto adiposo bruno, la secretina, il fattore di crescita dei fibroblasti 21 (FGF21) e l'acido 12,13-diidrossi-9Z-ottadecenoico (12,13-diHOME) sono stati aumentati dall'intervento nei magri, mentre solo la secretina e l'FGF21 sono stati aumentati nei soggetti con peso eccessivo.
Questo studio fornisce prove cliniche per l'impatto degli acidi grassi monoinsaturi sull'attività del tessuto adiposo bruno e un progresso nella comprensione degli effetti benefici dell'olio d'oliva sulla salute.
Bibliografia
Milena Monfort-Pires, Mueez U-Din, Guilherme A Nogueira, Juliana de Almeida-Faria, Davi Sidarta-Oliveira, Marcella Ramos Sant’Ana, José C De Lima-Júnior, Dennys E Cintra, Heraldo Possolo de Souza, Sandra R G Ferreira, Marcelo Tatit Sapienza, Kirsi A Virtanen, Licio A Velloso, Short Dietary Intervention with Olive Oil Increases Brown Adipose Tissue Activity in Lean but not Overweight Subjects, The Journal of Clinical Endocrinology & Metabolism, Volume 106, Issue 2, February 2021, Pages 472–484
Potrebbero interessarti
Salute
L'olio d'oliva rende il cavolo più sano
I preziosi nutrienti del cavolo sono difficili da assorbire per il corpo a meno che non vengano mangiati con olio, aumentando drasticamente la biodisponibilità dei carotenoidi. La cottura non migliora l'assorbimento
11 dicembre 2025 | 10:00
Salute
L'extravergine e non l'olio di oliva per proteggere dalle malattie vascolari
Ecco un confronto medico e scientifico sulla differente assunzione di olio extravergine di oliva e olio di oliva e sui benefici che l'extravergine ha nella protezione dall'ossidazione del colesterolo LDL, proteggendo contro le malattie vascolari periferiche
10 dicembre 2025 | 16:00
Salute
Una dieta ricca di polifenoli è un toccasana per il cuore
Il consumo regolare di alimenti ricchi di polifenoli come tè, caffè, frutti di bosco, noci e cereali integrali può sostenere in modo significativo la salute del cuore a lungo termine, abbassando i livelli di pressione sanguigna e colesterolo
10 dicembre 2025 | 09:00
Salute
Il gusto dolce arriva al cuore: una nuova via per la regolazione cardiaca
In una scoperta sorprendente, gli scienziati hanno scoperto che il cuore possiede recettori del gusto dolce, simili a quelli sulle nostre lingue, e che stimolare questi recettori con sostanze dolci può modulare il battito cardiaco
08 dicembre 2025 | 11:00
Salute
L'oleuropeina allevia i danni ai nervi sciatici
La somministrazione di oleuropeina aumenta significativamente la velocità di conduzione nervosa, riduce significativamente lo stress ossidativo e migliora l'integrità neuronale e la mielinizzazione, superando gli effetti della somministrazione dell'antiepilettico
07 dicembre 2025 | 11:00
Salute
Il caffè quotidiano può rallentare l'invecchiamento biologico
Bere fino a quattro tazze di caffè al giorno è associato a telomeri più lunghi. Questo suggerisce un potenziale rallentamento dell’invecchiamento biologico di circa cinque anni
07 dicembre 2025 | 09:00