Salute
Combinare il consumo di tè verde e caffè migliora l'aspettativa di vita
Il rischio di morte si riduce del 63% per un consumo combinato di 4 o più tazze di tè verde e 2 o più tazze di caffè al giorno. Il meccanismo protettivo delle due bevande è da attribuire al loro contenuto in antiossidanti e altre molecole attive con effetti positivi sulla salute
23 ottobre 2020 | C. S.
Il consumo di caffè e tè verde aumenta l'aspettativa di vita nei pazienti con diabete: il consumo combinato di entrambe le bevande (4 tazze di tè verde e due di caffè al giorno) riduce, infatti, il rischio di morte per qualunque causa del 63% (rischio più che dimezzato). Lo suggerisce uno studio pubblicato sulla rivista BMJ Open Diabetes Research & Care e condotto da Yuji Komorita della Kyushu University, a Fukuoka in Giappone.
La ricerca ha coinvolto 4923 diabetici il cui stato di salute è stato monitorato in media per oltre 5 anni. Le persone con diabete hanno una qualità e aspettativa di vita peggiore rispetto ai coetanei sani perché la malattia causa complicanze gravi di tipo cardiovascolare. Questi pazienti hanno, inoltre, un rischio lievemente maggiore di sviluppare anche demenza e tumori.
La corretta gestione del diabete necessita non solo di una terapia farmacologica adeguata ma anche di stili di vita e abitudini alimentari sani, in grado di prevenire e ridurre questo rischio aggiuntivo. In questo lavoro i pazienti con diabete tipo 2 sono stati visitati durante tutto il periodo di monitoraggio per scovare e valutare tutti gli eventuali fattori di rischio; inoltre le abitudini alimentari del campione sono state valutate mediante questionari ad hoc, con particolare attenzione al tipo di bevande consumate; sono state raccolte anche informazioni sullo stile di vita (sedentarietà, sonno, vizio del fumo, consumo di alcolici etc).
I decessi registrati nel periodo di osservazione sono stati in tutto 309; le cause principali di morte sono state tumori (114) e malattie cardiovascolari (76). Ebbene, è emerso che rispetto ai non consumatori di tè verde e caffè, coloro che erano soliti bere una o entrambe le bevande avevano un minor rischio di morte per qualsiasi causa, con un meccanismo 'dose-dipendente', ossia più ne bevevano minore era il loro rischio di morire.
In particolare, bere fino a una tazza di tè verde al dì riduce la mortalità del 15%; berne 2-3 abbassa il rischio del 27%. Per consumi di 4 o più tazze di tè quotidiane il rischio si riduce del 40%. Tra i bevitori di caffè il rischio si riduce del 19% per consumi di una tazzina al dì; del 41% per il consumo di due o più tazzine.
Il rischio di morte è addirittura inferiore per chi consuma entrambe le bevande: è ridotto del 51% per consumi di 2-3 tazze di tè verde e 2 o più caffè al giorno; del 58% per 4 o più tazze di tè verde e una tazzina di caffè; del 63% per un consumo combinato di 4 o più tazze di tè verde e 2 o più tazze di caffè al giorno.
Il meccanismo protettivo delle due bevande è da attribuire al loro contenuto in antiossidanti e altre molecole attive con effetti positivi sulla salute, concludono gli esperti.
"Un aspetto interessante e nuovo di questo studio è che il consumo di tè e caffè si associa ad una ridotta mortalità per tutte le cause in una popolazione di giapponesi con diabete tipo 2 - sostiene in un commento all'ANSA Rosalba Giacco della Società Italiana di Diabetologia e ricercatrice l'Istituto di Scienza dell'Alimentazione del CNR di Avellino. Negli studi finora disponibili tale effetto era stato osservato essenzialmente nella popolazione non diabetica - precisa Giacco, esperta SID di nutrizione. In questo studio, inoltre, la mortalità per malattie cardiovascolari tendeva ad essere più bassa sia nei consumatori di tè, sia di caffè. Tali risultati sono plausibili in quanto vi sono sufficienti evidenze scientifiche del fatto che i polifenoli contenuti nel tè verde hanno effetti benefici a livello vascolare, ad esempio sulla riduzione della pressione arteriosa, e sul danno ossidativo - continua Giacco. Anche i polifenoli presenti nel caffè, quali acido clorogenico e caffeina, migliorano lo stress ossidativo e altri fattori di rischio cardio-metabolico".
"Va segnalato, però - conclude - che la caffeina aumenta la pressione arteriosa, quindi nonostante i benefici osservati in questo studio, nelle persone ipertese o con malattie cardiache, il caffè deve essere consumato con moderazione (non più di due tazzine al giorno)".
Potrebbero interessarti
Salute
L'influenza positiva della dieta mediterranea sul microbioma intestinale

Tra i principali fattori in grado di modulare il microbiota intestinale, la dieta gioca un ruolo centrale. La dieta mediterranea ricca di fibre, polifenoli e grassi insaturi è associata a un microbiota più diversificato e in salute
30 giugno 2025 | 15:00
Salute
Perdere 6 chili di peso in 16 settimane: ecco la dieta ideata dalla scienza

In uno studio crossover di 16 settimane, gli adulti in sovrappeso che hanno abbandonato i prodotti animali per un menu vegano a basso contenuto di grassi hanno visto i loro corpi diventare meno acidi e ha perso una media di 6 chili
28 giugno 2025 | 11:00
Salute
Il caffè mattutino è il segreto della longevità

La caffeina attiva un interruttore di longevità, che aiuta le cellule a far fronte a stress e carenze energetiche. Questo potrebbe spiegare perché il caffè è legato a una migliore salute e una maggiore lunghezza di vita
27 giugno 2025 | 12:00
Salute
L'olio di oliva in aiuto della longevità dei cani

Se ogni cane nel mondo consumasse il 10% del consumo umano pro capite di olio extravergine di oliva, la sua assunzione complessiva corrisponderebbe a quella di paesi come la Tunisia, il terzo produttore mondiale
27 giugno 2025 | 10:00
Salute
L'aglio ha proprietà salutistiche conosciute fin dall'antichità

Dalla Siberia sud occidentale fino all'Europa. Oggi sappiamo che l'aglio migliora il funzionamento del sistema immunitario e ha effetti antinfiammatori. Ci sono anche studi scientifici che hanno riportato effetti analgesici e anti-fatica dell’aglio
26 giugno 2025 | 17:00 | Alessandro Vujovic
Salute
L'oliva contiene potenti antitumorali: gli acidi maslinici e oleanolici

E' abbastanza difficile sviluppare nuovi agenti antitumorali che possono inibire selettivamente la proliferazione delle cellule tumorali con poco o nessun effetto sulle cellule normali. Il potenziale di estratti di oliva
26 giugno 2025 | 14:00