Salute
L'olio extra vergine di oliva contro la steatosi epatica
La sindrome del fegato grasso può avere molte cause e tra queste un sovraccarico di metalli pesanti, con l'innesco di stress ossidativo. L'olio extra vergine di oliva, ricco di antiossidanti, annulla l'epatotossicità indotta dal ferro
05 ottobre 2018 | R. T.
L'aumento dei livelli di ferro nel fegato è associato allo sviluppo di stress ossidativo e a danni con l'aumento dell'accumulo di grasso.
Una ricerca cilena ha valutato l'ipotesi che l'olio extravergine di oliva ricco di antiossidanti possa contrastare lo stress ossidativo indotto da una dieta ricca di ferro, ostacolando così la steatosi epatica.
Cavie da laboratorio sono state nutrite con una dieta ricca di ferro (200 mg di ferro/kg) contro una dieta di controllo (50 mg di ferro/kg di dieta) con supplementazione alternativa olio d'oliva ricco di polifenoli (100 mg/giorno) per 21 giorni.
La dieta ricca di ferro ha indotto steatosi epatica e stress ossidativo (livelli più elevati di ossidazione delle proteine e perossidazione lipidica con esaurimento del glutatione), disfunzione mitocondriale (diminuzione della sintasi del citrato e attività complesse I e II) e perdita di acidi grassi polinsaturi (PUFA), per citare alcune effetti.
L'integrazione di olio ricco di fenoli da solo non ha modificato i parametri studiati, tuttavia, la dieta ricca di ferro combinata con la somministrazione di olio ricco di antiossidanti ha portato i valori metabolici ai livelli di base del gruppo controllo.
I ricercatori hanno così concluso che la steatosi epatica grassa non alcolica indotta da una dieta ricca di ferro può essere prevenuta dall'integrazione di olio extra vergine di oliva ricco di polifenoli.
In particolare l'olio avrebbe effetti protettivi grazie ai suoi componenti come l'idrossitirosolo, l'acido oleico, i tocoferoli e/o gli acidi grassi polinsaturi.
Una dieta arricchita con olio extra vergine di oliva ricco di polifenoli rappresenta una strategia antisteatotica adeguata per evitare la progressione in stadi più gravi della malattia, concludono i ricercatori.
Bibliografia
Cynthia Barrera, Rodrigo Valenzuela, Miguel Ángel Rincón, Alejandra Espinosa, Francisca Echeverria, Nalda Romero, Daniel Gonzalez-Mañan, Luis A. Videla, Molecular mechanisms related to the hepatoprotective effects of antioxidant-rich extra virgin olive oil supplementation in rats subjected to short-term iron administration, Free Radical Biology and Medicine, Volume 126, 2018,
Pages 313-321, ISSN 0891-5849
Potrebbero interessarti
Salute
Il cibo ultra-elaborato peggiora la salute mondiale
Gli esperti globali avvertono che gli alimenti ultra-processati stanno guidando l'aumento dei tassi di malattia. Occorre spostare i sistemi alimentari verso opzioni più sane
28 novembre 2025 | 09:00
Salute
Il cacao e il tè possono proteggere il tuo cuore dai danni nascosti
L'Università di Birmingham hascoperto che gli alimenti ad alto flavanolo possono prevenire il declino della funzione dei vasi sanguigni che si verifica a causa di uno stile di vita troppo sedentario
26 novembre 2025 | 13:00
Salute
L’olio extravergine di oliva migliora il benessere dell’intestino e del cervello
L’impatto positivo dell'olio extravergine di oliva sull'asse intestino-cervello. L’olio d’oliva modula il microbiota intestinale agendo come prebiotico, incoraggiando la crescita di batteri benefici e riducendo la crescita dei batteri pro-infiammatori
25 novembre 2025 | 15:00
Salute
Le microplastiche ingerite con gli alimenti danneggiano il cuore
Le microplastiche, minuscole particelle che ora si trovano nel cibo, nell’acqua, nell’aria, possono accelerare direttamente le malattie cardiache, ostruendo le arterie e una nuova ricerca mostra che il pericolo potrebbe essere maggiore per i maschi
20 novembre 2025 | 13:00
Salute
Le virtù dei cereali integrali: troppa confusione sull'etichettatura
Per ottenere i benefici salutistici occorre aumentare il consumo del chicco intero, composto da germe, crusca ed endosperma. Oltre le fibre c'è di più nei cereali integrali
19 novembre 2025 | 16:00
Salute
I cibi ultraprocessati aumentano i rischi di prediabete e insulino-resistenza
Anche modesti aumenti del consumo di cibi ultraprocessati aumenta il rischio nei giovani adulti di prediabete e resistenza all'insulina, due marcatori precoci che aprono la strada al diabete di tipo 2
19 novembre 2025 | 12:00