Salute

ALCUNI ADDITIVI CONTENUTI NELLE MERENDINE PER BAMBINI POSSONO ESSERE NEUROTOSSICI

Una ricerca britannica della Soil Association e Organix ha dimostrato l’effetto neurotissico connesso al consumo combinato di quattro additivi comunemente utilizzati per tavolette di cioccolata, snack e succhi di frutta

08 aprile 2006 | T N

Tavolette di cioccolata, snack e succhi di frutta possono contenere additivi alimentari che abbinati con altri danno effetti neurotossici. E’ questo in estrema sintesi l’allarme lanciato da Aiab, l’Associazione Italiana Agricoltura Biologica, che nella sua newsletter settimanale Bioagricoltura Notizie, rende noto uno studio britannico della Soil Association e Organix, che hanno svolto un lavoro triennale insieme all'Università di Liverpool sugli effetti combinati di quattro additivi alimentari comuni, dimostrando un conseguente effetto neurotossico degli stessi. Gli additivi in questione, largamente impiegati in prodotti alimentari, soprattutto quelli destinati ai bambini, sono: E 133 blu brillante, E 621 glutammato monosodico, E 104 giallo di chinolina, E 951 aspartame. La combinazione di questi additivi alimentari sortisce un effetto sinergico di neurotossicità largamente più potente di ciascuno dei prodotti preso singolarmente. L'effetto sulle cellule neuronali è risultato di 4 volte superiore nel caso del blu brillante in combinazione con il glutammato monosodico, e fino a 5 volte superiore quando il colorante giallo viene combinato con l'aspartame. Lo studio indica che gli effetti sulle cellule neuronali sono di rallentare la loro crescita e di interferire con il corretto funzionamento dei segnali trasmessi.
Lo studio è stato condotto su due modelli in vitro di cellule derivanti da neuroblastomi di topo per studiarne la crescita neuronale. Nel primo modello di studio le cellule sono state sottoposte a un singolo additivo o a una miscela che producesse lo stesso effetto inibitorio per provare o smentire l’ipotesi di interazione sinergica fra le sostanze. Nel secondo modello, le cellule sono state inoculate con miscele di additivi in concentrazioni diverse per valutarne gli effetti. É stata, inoltre, condotta un’analisi su alcuni prodotti alimentari per verificare la presenza degli additivi nei cibi da consumo. I risultati emersi dallo studio indicano che le quattro sostanze, testate a coppie, hanno espresso effetti sinergici marcati nella riduzione della crescita neuronale, vale a dire che l’effetto inibitorio della somministrazione combinata delle sostanze è maggiore della somma degli effetti di ogni sostanza somministrata singolarmente. In particolare, la coppia formata dal colorante giallo di chinolina e dall’aspartame ha sortito la sinergia maggiore, ma anche gli altri additivi testati hanno mostrato un comportamento sinergico significativo. Nei cibi esaminati sono sempre stati trovati più di un additivo alimentare. In molti dolci per bambini sono stati trovati il blu brillante e il giallo di chinolina, mentre negli snack a base di mais sono stati riscontrati sia l’aspartame che l’acido glutammico.
“Questo nuovo studio dimostra ancora una volta”, commenta Andrea Ferrante, presidente di Aiab, “come sia importante la ricerca per verificare la sanità dei cibi che mangiamo. Ancora sono poco noti, infatti gli effetti della maggior parte degli additivi alimentari così come bisognerebbe verificare la pericolosità dell’effetto congiunto di questi con residui di pesticidi riscontrabili nei cibi, ad esempio, possibilmente misurandone gli effetti nel lungo periodo”.

Fonte: Aiab

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