Salute

Troppa carne rossa nella dieta fa invecchiare più rapidamente

L'avanzare rapido dell'età biologica dovuto a una dieta squilibrata, per un eccesso di carne rossa, porterebbe a innalzare i livelli di fosfato nel siero. Oltre a problemi sui reni, alti livelli di fosfati potrebbero avere un impatto sul DNA

04 maggio 2016 | C. S.

Troppa carne rossa fa male alle arterie e al cuore. Sono noti gli effetti nocivi di una dieta squilibrata sul nostro apparato cardiocircolatorio, con un aumento del rischio di infarti, ictus e aterosclerosi.

Quello che non sapevamo è che un consumo in eccesso di carne rossa può portare anche a problemi renali cronici e a un invecchiamento precoce.

A fare la scoperta è un team di scienziati dell’Università di Glasgow.

I risultati dello studio evidenziano un moderato aumento nel siero dei livelli di fosfato causato dal consumo di carne rossa, combinato con una dieta complessivamente povera di frutta e verdura, aumenta l’età biologica del corpo, in contrasto all’età cronologica.

I dati, spiegano i ricercatori, suggeriscono che un accelerato invecchiamento biologico, come anche un aumento dei livelli di fosfato, sono direttamente correlati alla frequenza del consumo di carne rossa. La ricerca, guidata dall’Institute of Cancer Sciences in collaborazione con il Karolinska Institute a Stoccolma, ha anche scoperto che alti livelli di fosfato riducono la funzionalità renale, potendo anche causare una lieve o moderata malattia renale cronica. 

L’assorbimento intestinale di fosfato, presente nei prodotti alimentari di base, tra cui carne, pesce, uova, latticini e verdure, è regolato in maniera minima dal nostro fisico e di conseguenza gli eventuali eccessi possono avere conseguenze negative sulla salute: aumento esponenziale del rischio di mortalità cardiovascolare, invecchiamento vascolare precoce e malattie renali.

“Sorprendentemente - ha commentato il professor Paul Shiels - molti dei soggetti partecipanti allo studio avevano una funzione renale indicativa di insorgenza incipiente o inizio di malattia renale cronica. Non è sfuggito alla nostra attenzione che la qualità dei prodotti a base di carne e la conservazione, possono avere un impatto sulle diete e sulla salute”.

Stando a quanto evidenziato una dieta così sbilanciata modifica le relazioni significative tra fosfato sierico e marcatori biologici di età, compresi i contenuti del DNA e la lunghezza dei telomeri.

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