Salute
Più pomodori per scongiurare il rischio di cancro al rene in tarda età
Una maggiore assunzione da parte delle donne in postmenopausa del licopene che si trova oltre che nei pomodori, anche nell'anguria e nella papaya, può ridurre il rischio di carcinoma alle cellule renali
11 marzo 2015 | C. S.
Uno studio epidemiologico di ampia portate, su quasi 100 mila donne americane, condotto dalla Wayne State University, ha permesso di scoprire l'effetto antitumorale, in fase preventiva, del licopene.
“Simili studi precedenti non hanno rilevato alcuna correlazione – ha affermato l'autrice dello studio Cathryn Bock – siamo quindi rimasti sorpresi di aver trovato l'effetto protettivo del licopene.”
I ricercatori hanno analizzato i rischi di cancro renale associati con l'assunzione di licopene e di altri micronutrienti che hanno proprietà antiossidanti, tra cui la luteina e le vitamine C ed E. Durante il follow-up, a 240 donne è stato diagnosticato un cancro del rene.
Chi aveva seguito una dieta ad alto tenore di licopene avevano il 39% di possibilità in meno di contrarre la patologia.
Nessun altro micronutriente era associato con la stessa significativa riduzione del rischio.
“Il cancro del rene è un cancro relativamente raro e quindi la prevenzione gioca un ruolo strategico - ha detto Bock – è importante una dieta bilanciata, anche tenendo conto del fattore di rischio associato alla propria storia familiare.”
E' inoltre noto che una dieta ricca di licopene è associato a una riduzione del rischio di cancro al seno e alla prostata.
Buone fonti di licopene includono i pomodori e i prodotti a base di pomodoro, anguria, pompelmo rosa, guava e papaia.
“E' importante che il licopene venga assunto insieme ad altri nutrienti – ha concluso la Bock – quindi prima di prendere eventuali integratori a base di licopene è bene consultare il proprio medico.”
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