Salute

Un consumo moderato di vino fa bene alla salute, ma solo a una minoranza della popolazione

Secondo una ricerca svedese la protezione cardiovascolare offerta da un'assunzione moderata di alcol è valida solo nelle persone con il genotipo CETP TaqIB, pari al 15% della popolazione

14 novembre 2014 | T N

Un nuovo studio condotto presso la svedese Sahlgrenska Academy conferma che il consumo moderato di alcol può proteggere contro le malattie cardiache coronariche. Ma solo per il 15% della popolazione, ovvero le persone che hanno un particolare genotipo.

Lo studio ha incluso 618 svedesi con malattie coronariche e un gruppo di controllo di 3000 soggetti sani.

I soggetti, oltre a essere divisi in ragione dell'assunzione di alcol, come etanolo, sono anche stati suddivisi tenendo conto del loro genotipo, al fine di individuarne uno specifico (CETP TaqIB) che studi precedenti avevano verificato avere un ruolo nei benefici per la salute dovuti a un moderato consumo di alcol.

“Non abbiamo trovato una correlazione tra l'effetto protettivo e il consumo di alcol – ha detto Lauren Lissner, autore dello studio – né tra effetto protettivo e il particolare genotipo. La combinazione dei due elementi, invece, riduce significativamente il rischio di malattia coronarica.”

Una delle ipotesi è che l'effetto cardio protettivo sia dovuto alla modulazione, da parte dell'alcol, delle proteine Cholesterylester (CETP) e alla loro capacità di rimuovere i lipidi in eccesso dai vasi sanguigni.

La seconda possibilità è che siano invece gli antiossidanti protettivi contenuti nel vino a svolgere questo effetto.

I ricercatori ritengono che una o entrambe le ipotesi possono risultare corrette, ma i meccanismi rimangono sconosciuti.

"Il nostro studio rappresenta un passo nella giusta direzione – ha affermato l'autore dello studio, Dag Thelle – ma è necessaria molta più ricerca. Un semplice test genetico però può dire se si appartiene al fortunato 15% per cui un consumo moderato di alcol può avere effetti benefici per la salute.”

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