Salute
Oltre ai polifenoli c'è di più. Anche un acido grasso dell'extra vergine ha poteri antinfiammatori
I ricercatori dell'Università di Jaén hanno confermato la presenza, in tre varietà di olivo presenti nella provincia e nell'olio da queste prodotto, dell'acido grasso nitrooleico che previene l'aterosclerosi e le malattie cardiache
22 luglio 2014 | R. T.
Pubblicato su Plos One, l'Università di Jaen ha scoperto che nell'extra vergine di tre varietà di olivo della provincia è presente l'acido grasso nitroleico.
La ricerca è stata condotta in collaborazione col Centro per la Ricerca Biomedica (Ceinbio) di Montevideo (Uruguay) e il Dipartimento di Tossicologia, Facoltà di Medicina dell'Università di Pittsburgh (Usa).
I ricercatori Beatriz Sánchez, Cappella Mata, Maria Nieves Padilla, Juan Carlos Begara e Raquel Valderrama hanno rilevato l'acido nitrooleico nell'olio extra vergine di oliva di Picual, Arbequina e Frantoio.
Le proprietà antinfiammatorie e di protezione cardiovascolare sono “ampiamente dimostrate” secondo i ricercato, quinsi l'extra vergine è “superlativo” ed è un “integratore alimentare con notevoli valori aggiunti per la salute.”
La ricerca ha inoltre dimostrato che non è la sola presenza di questa molecola ad esercitare i benefici per la salute. L'extra vergine, miscelato con altri cibi e i succhi gastrici dello stomaco, aumenta la proprietà antinfiammatoria.
Inoltre, i primi risultati preliminari, in collaborazione con i ricercatori di Montevideo, sembrerebbero dimostrare anche un effetto sulle malattie neurodegenerative, portando, per esempio, a un ritardo della sintomatologia della sclerosi laterale amiotrofica. L'olio, quindi, “potrebbe essere utilizzato come farmaco dal punto di vista nutraceutico.”
I ricercatori hanno poi spiegato che non tutte le varietà di olivo, e quindi gli oli, potrebbero avere le stesse quantità di acido nitroleico, ma questo non potrebbe essere un limite. Simulazioni in laboratorio hanno infatti permesso di scoprire che in presenza di un pH molto acido, quale quello dello stomaco, e in presenza di nitriti, abbondanti nella verdura, l'acido nitroleico viene assorbito più facilmente, espletando quindi la sua funzione antinfiammatoria e di protezione cardiovascolare.
Potrebbero interessarti
Salute
Tè e cioccolato possono aiutare a ridurre la pressione sanguigna

Composti naturali chiamati flavan-3-olo, presenti in cacao, tè, mele e uva, possono migliorare la pressione sanguigna e la salute dei nostri vasi sanguigni, suggerendo un più ampio impatto positivo sul sistema circolatorio
28 maggio 2025 | 14:00
Salute
Estratti di foglie di olivo per nuovi medicinali funzionali

Gli estratti di foglie di oliva rappresentano un’opportunità tangibile per lo sviluppo di nuove formulazioni nutraceutiche ad alto valore terapeutico per rafforzare il sistema immunitario, promuovere la longevità e prevenire le malattie croniche
28 maggio 2025 | 12:00
Salute
Il valore aggiunto dei fenoli nelle tecniche culinarie con olio extravergine di oliva

Valutato il comportamento dei fenoli quando l'olio extravergine di oliva viene utilizzato per la lavorazione degli alimenti con diverse tecniche culinarie. I composti fenolici vengono trasferiti parzialmente ai cibi cotti
27 maggio 2025 | 11:00
Salute
Consumo di pasta e rischi cardiovascolari

Sostituire il pane bianco, il riso bianco e le patate con la pasta può aiutare a ridurre il rischio cardiometabolico. La sostituzione del pane bianco con la pasta è stata associata a riduzioni più alte della circonferenza vita
27 maggio 2025 | 10:00
Salute
No a nuovi claim salutistici sull'olio di oliva: QvExtra chiede aiuto all'Interprofessione spagnola

Valutata positivamente la caratterizzazione dei polifenoli di olio d'oliva fornita da QvExtra ma mancano ancora prove cliniche sufficienti. Serve una sperimentazione clinica progettata secondo le linee guida Efsa
24 maggio 2025 | 12:00
Salute
I contaminanti PFAS nelle birre: l'impatto dell'inquinamento delle fonti d'acqua

Sebbene i birrifici abbiano in genere sistemi di filtrazione e trattamento dell'acqua, non sono progettati per rimuovere PFAS. Nelle birre, a causa della contaminazione dell'acqua, trovati perfluorooctanesulfonato e acido perfluororoottanoico
22 maggio 2025 | 14:00