Salute
Contro infarti e ictus basterà una pillola al pomodoro
Una ricerca dell'Università di Cambridge ha ribadito le proprietà benefiche del licopene, sostanza particolarmente presente nel pomodoro, tanto da poter stare in una pillola e avere effetti di sostegno alle ordinarie prassi preventive. E se, invece, mangiassimo pomodori e basta?
11 giugno 2014 | C. S.
Il licopene è una molecola ampiamente presente nel pomodoro, responsabile del suo colore rossastro. Da tempo ne sono noti gli effetti antiossidanti ma, finora, nessun istituto di ricerca aveva mai pensato di metterla in pillola e, quindi, di somministrarla a pazienti a rischio infarto e ictus.
Uno studio congiunto delle University of Cambridge e Cambridge University Hospitals National Health Service Foundation Trust ha valutato gli effetti di questa pillola a base di licopene su un gruppo di 72 adulti, di cui la metà soffriva di malattie cardiache. Prima di iniziare la ricerca sono stati raccolti per ogni partecipante i parametri più importanti relativi alla salute del cuore come ad esempio i livelli di grassi nel sangue, il flusso ematico, la pressione, l'eventuale presenza di rigidità arteriosa, ecc.
I volontari a rischio di infarto che hanno partecipato allo studio hanno assunto ogni giorno 7 milligrammi di licopene (contenuti nella pillola), mentre un gruppo di controllo, formato da soggetti sani, ha ricevuto la pillola al pomodoro o un placebo.
I ricercatori hanno potuto evidenziare così come la nuova pillola sia in grado di migliorare alcuni parametri indicativi del buon funzionamento dei vasi sanguigni, diminuendo quindi la possibilità di sviluppare problemi. Il gruppo dei partecipanti che aveva assunto la pillola infatti, a differenza degli altri, aveva migliorato nel 53% dei casi il flusso di sangue dell’avambraccio. Gli altri parametri invece erano rimasti invariati.
In natura, invece, in un chilogrammo di pomodori rossi e maturi sono presenti circa 50 milligrammi di licopene. Ciò significa che mangiando 140 grammi di pomodori si può raggiungere la stessa quantità di composto utilizzato nel corso dello studio.
Se poi si prende in considerazione che la biodisponibilità del licopene aumenta quando il pomodoro viene cotto, come ad esempio la salsa che utilizziamo per condire la pasta, allora facilmente i 7 milligrammi possono essere raggiunti.
Potrebbero interessarti
Salute
No a nuovi claim salutistici sull'olio di oliva: QvExtra chiede aiuto all'Interprofessione spagnola

Valutata positivamente la caratterizzazione dei polifenoli di olio d'oliva fornita da QvExtra ma mancano ancora prove cliniche sufficienti. Serve una sperimentazione clinica progettata secondo le linee guida Efsa
24 maggio 2025 | 12:00
Salute
I contaminanti PFAS nelle birre: l'impatto dell'inquinamento delle fonti d'acqua

Sebbene i birrifici abbiano in genere sistemi di filtrazione e trattamento dell'acqua, non sono progettati per rimuovere PFAS. Nelle birre, a causa della contaminazione dell'acqua, trovati perfluorooctanesulfonato e acido perfluororoottanoico
22 maggio 2025 | 14:00
Salute
Peperoncino: nel segreto della piccantezza le sue proprietà afrodisiache

Il segreto della piccantezza del peperoncino sta nella capsaicina, croce e delizia per la salute dell'uomo. Le proprietà afrodisiache del peperoncino non sono scientificamente comprovate ma le reazioni fisiche alla sua assunzioni sono evidenti
19 maggio 2025 | 17:00
Salute
No dell'EFSA al nuovo claim salutistico per l'olio extravergine di oliva

L'EFSA boccia il nuovo claim salutistico presentato dall'Università di Bari sul mantenimento di normali colesterolo HDL grazie ai polifenoli dell'olio extravergine di oliva.
19 maggio 2025 | 10:30
Salute
Preparare i pop corn con l'olio di oliva: i benefici

L'uso di grani non convenzionali come grani di popcorn pigmentati per produrre snack è stato studiato a causa delle loro proprietà nutraceutiche. L'effetto dell'olio extravergine di oliva in cottura può renderli snack funzionali
10 maggio 2025 | 12:00
Salute
Usare olio di oliva per ridurre il rischio di morte per demenza

Il consumo di oltre 7 grammi al giorno di olio d’oliva è associato a un rischio inferiore del 28% di morte correlata alla demenza rispetto al consumo raro di olio d’oliva, indipendentemente dalla qualità della dieta
09 maggio 2025 | 12:00