Salute

ALLA SCOPERTA DELLE VIRTÙ MEDICINALI DELL’OLIO DI OLIVA, COSÌ COME LE CONOSCEVANO GLI ANTICHI

È comune imbattersi in ricette e improbabili preparati a base di olio in libri e trattati anche molto antichi. Da Ippocrate a Galeno, frati e studiosi d’ogni sorta si sono interessati alle proprietà del succo di oliva. Da magia, tradizione e folklore scaturiscono curiosi, e alle volte rivoltanti, rimedi contro ogni sorta di male

16 luglio 2005 | Alberto Grimelli

Anticamente all’olio di oliva veniva conferito il potere di guarire molte malattie e disturbi, sia in proprio sia mischiato ad altre componenti.
Presentiamo qui un breve escursus storico e, a corollario, alcune ricette e formule che tuttavia sconsigliamo vivamente di sperimentare.

Il primo a interessarsi dell’olio di oliva quale presidio medico fu probabilmente Ippocrate nato nell'isola di Coo nel 460 a.C. che per primo fissò le basi di una medicina fondata su basi razionali fuori dai condizionamenti della filosofia.

Ma solo alcuni secoli più tardi verrà alla luce un trattato, a opera di Pedanio Dioscoride sulle proprietà del succo di oliva. Nel suo trattato “De materia medica” affronta l'uso dell'olio di oliva "ottimo nell'uso della sanità, è quello, che si cava dalle olive immature, il quale è chiamato “omphacino”, cioè acerbo, e di questo quello è il migliore, che è nuovo, odorato, et non mordace al gusto. Questo è utile nel comporre gli unguenti, et è sano allo stomaco per essere egli costrittivo”.

Fu Galeno, però, noto medico greco che nel II secolo dopo Cristo visse e lavorò presso la corte di Marco Aurelio a mettere l’olio di oliva al centro di molte preparazioni. Il suo ricettario, di circa 150 pagine, è pieno di rimedi costruiti a base di olio. Era considerato infatti un elemento naturale quasi magico, un ottimo e isostituibile eccipiente e veicolo di sostanze con caratteristiche farmacologiche dubbie, se non improbabili. Così si trova l’olio di oliva mischiato a numerose erbe per curare spasmi, mal d’orecchi, dolori, tremori... Eccovi alcune curiose ricette galeniche.
PER FAR CRESCERE LI CAPELLI
Recipe cape, e brucciale in una tecchia, e poi falle bollire in oglio comune, e ungi il luogo nudo, che cresceranno, ed è prouato
PER COMBATTERE LI TREMORI
Recipe sugo di artemilla, siue artemisia, e mescola con oglio buono, e scalda l’uno con l’altro, e così caldo ungi la sera, e la mattina, più volete guarirà
A’ DOLORI CHE VIENE ALLE DONNE DIETRO IL PARTO
Recipe foglie di caule, foglie di mirrha, e di mercorella, tanto dell’uno, quanto dell’altro, e cuocile in oglio, e fanne impiastro, e caldo mettilo sopra il petenecchio, e sopra la natura, manderà via gli dologi, e purga la natura


Nel medioevo, e così fino all’avvento della medicina moderna, l’olio di oliva venne considerato sia un alimento sia un elemento essenziale per preparati farmacologici. Si accenna in più opere al ricorso all'olio di oliva e agli unguenti aventi come base sempre questo olio anche se non vi era solo implicazione di natura curativa ma spesso religiosa, quanto non addirittura folcloristica.
In un misto di magia, credenze religiose e tradizioni l'olio di oliva era impiegato come lassativo ed anti-ulcera, ma anche, caldo sulla fronte, se accompagnato da un segno di croce, si riteneva efficace contro il mal di testa e l'emicrania.
Alcune ricette medioevali e i rimedi delle nonne
PAROLA DI FRA' PIETRO
Altri, soprattutto le signore, possono avere la preoccupazione opposta, quella dei peli superflui. Nessun problema. Basta prendere la lacrima della vite tagliata mescolata con olio d'oliva" e strofinare con questa miscela il luogo dove vuoi che caschino li peli, che subito cadranno e più non nasceranno.
CALLI
Un tempo per curare i calli usavano una pomata fatta in casa così: 2 spicchi d’aglio e mezzo cucchiaino d’olio d’oliva. Mettere un po’ di medicina ogni sera, fasciare con una pezzuolina di tela. Il callo ammorbidendosi si staccava.
CONTRO PUS E FERITE INFETTE
L’olio di oliva bollito con la cera veniva usato come “tirasana” per pulire dal pus le ferite infette.
ALLEVIA I FASTIDI DELLE PUNTURE DI INSETTI
L’olio d’oliva si usava anche contro le punture degli insetti come le api e le vespe. Alleggeriva infatti la spiacevole sensazione di infiammazione e pruruto.


L'attuale ricerca medica raccomanda l’uso dell'olio di oliva nell’alimentazione per prevenire l’invecchiamento e per preservare l’organismo dalle malattie cardiocircolatorie.
Infatti, gli approfondimenti clinici e terapeutici hanno dimostrato che il particolare rapporto fra gli acidi grassi saturi, monoinsaturi e polinsaturi e la notevole presenza di antiossidanti, quali tocoferoli e polifenoli, gli conferiscono una serie di preziose proprietà, quali, ad esempio, facile digeribilità e resistenza alla cottura, azione ritardante l'invecchiamento cellulare, azione preventiva nei confronti della formazione di calcoli biliari, effetto favorevole per lo sviluppo cerebrale, effetto antitrombico ed ipocolesterolimizzante.
La scienza moderna riconosce all’olio d’oliva pregi e virtù indiscussi, anche se più come alimento nutraceutico che come componente di medicinali.

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