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UNA GRANDE E DEVASTANTE INVASIONE DI LOCUSTE IN AFRICA DEL NORD

Gravi e drammatici problemi in Mauritania, Senegal, Mali e Niger. Sono stati distrutti dai tre ai quattro milioni di ettari. Una situazione francamente insostenibile per popolazioni oltretutto povere e già duramente provate. Non c'è da stare allegri. Quali sarebbero le conseguenze di una attacco di questo insetto in Italia?

25 settembre 2004 | Graziano Alderighi

Una vera e propria crisi si è aperta nel deserto della in Mauritania, del Senegal, del Mali e del Niger. Si attende che degeneri nel giro delle prossime settimane, e esiste un serio rischio che l’Africa del Nord-Ovest venga reinvasa dagli sciami a partire da ottobre avanzato. Questo, in sintesi, l’allarme lanciato dalla Fao qualche giorno fa.



"La scala dell'invasione di locusta in Africa del nord-ovest è probabilmente più estesa di quella dell'ultima primavera - ha riferito Keith Cressman, responsabile FAO – ridurre l'estensione dell'invasione nei paesi di Maghreb dipende dal successo delle operazioni di indagine e controllo in Africa Occidentale, e sulla quantità, la distribuzione e la frequenza della piovosità nei prossimi mesi. Il successo di operazioni di controllo in Africa Occidentale è cruciale se vogliamo ridurre la minaccia ai Paesi di Maghreb," ha aggiunto.

È stato valutato che dai tre ai quattro milioni di ettari di terra sono ormai infestati dalle locuste in Africa Occidentale.
"Una porzione sostanziosa di questo raccolto è a rischio a causa degli insolitamente alti danni provocati dalla locusta" ha avvertito Cressman .
Secondo le relazioni è andato perso il 40 percento di pascoli e il 10 percento di verdure. Ci sono, comunque, poche valutazioni attendibili riguardo alle perdite di raccolto regionali che potrebbero invece consentire previsioni precise sull’imminente carestia in Africa Occidentale.

Uno sciame di locusta si sposta per distanze fino a 200 chilometri in un giorno. Una tonnellata di locuste (una porzione molto piccola di uno sciame medio) mangia al pari di 2500 persone, e le locuste vivono tra tre e sei mesi.

Un numero sostanzioso di sciami si formerà nelle prossime settimane nel Sahel in Africa Occidentale.
Alcuni di questi sciami potrebbero ancora proliferare durante i prossimi due mesi, mentre gli altri potrebbero invadere il Senegal ed spingersi verso sud, in Gambia, Guinea Bissau e forse Guinea per la fine dell'anno. Comunque ci si aspetta che la maggioranza degli sciami muova verso ovest.
Esiste così una minaccia reale di un reinvasione dell’Africa del nord-ovest, che potrebbe essere su larga scala già nella primavera del 2004. Con piovosità sufficienti, gli sciami raggiungeranno le aree lungo il lato meridionale delle Atlante in Marocco ed Algeria come pure Tunisia meridionale e Libia occidentale tra ottobre e marzo.



Gli insetticidi normalmente usati contro le locuste degradano entro sette giorni, un tempo piuttosto limitato.
La Fao sta attivamente sperimentando l'uso di agenti di controllo biologici, la cui l'efficacia di controllo dell’insetto durante periodi di crisi deve essere tuttavia dimostrata. Verranno presto testati alcuni bio-insetticidi su tre aree della Mauritania.

Per assicurare le operazioni di bonifica ed evitare contaminazioni ambientali la Fao predisporrà piani per la raccolta dei contenitori, che saranno frantumati ed eliminati. Ogni sforzo sarà anche tentato per evitare l'accumulo di insetticidi inutilizzati.

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