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Addio etichette fasulle sull'olio. Anche gli Stati Uniti adeguano la normativa
La precedente regolamentazione risaliva al 1946. L’America si avvicina all’Europa e agli standard del Consiglio oleicolo internazionale. I nuovi standard in vigore dal 24 ottobre
08 maggio 2010 | Graziano Alderighi
Dopo anni di battaglie il California Olive Oil Council ha conseguito un importante risultato che va a beneficio anche dellâolivicoltura europea.
Cambia la normativa sulle tipologie e sulla commercializzazione degli oli dâoliva negli Stati Uniti.
Il Dipartimento dellâagricoltura statunitense (Usda) ha infatti recentemente pubblicato i nuovi standard relativi agli oli dâoliva e a quelli di sansa che quindi saranno applicati in tutti gli stati dellâunione.
La nuova norma entrerà in vigore dal 24 ottobre 2010.
La richiesta allâUsda di rivedere le norme sulla commercializzazione degli oli dâoliva, che risalivano al 1946, è partita dal California Olive Oil Council nel 2005.
La petizione, in particolare, faceva riferimento alla possibilità , per commercianti senza scrupoli, di vendere a poco prezzo, sugli scaffali dei supermercati, oli che, rifacendosi allâextra vergine, avevano grande appeal ma che contenevano ben poco del puro succo di oliva.
Dopo che alcuni Stati si sono mossi autonomamente per uniformare la normativa sugli oli dâoliva a quella del Coi e ora che la California sta investendo moltissimo proprio nel settore oleicolo, la risposta del Dipartimento dellâagricoltura.
Ecco le definizioni commerciali autorizzate.
"US Olio Extravergine di Oliva " è un olio d'oliva vergine, che ha ottimo sapore e odore (mediana dei difetti uguale a zero e mediana di fruttato maggiore di zero) e un tenore di acidi grassi,
espresso in acido oleico, non superiore a 0,8 g per 100 grammi, e soddisfa i requisiti di cui alle tabelle sottostanti
âUS Olio Vergine di Oliva " è un olio vergine di oliva con un buon sapore e odore (mediana dei difetti tra zero e 2,5 e mediana del fruttato maggiore di zero) e un tenore di acidi grassi, espresso in acido oleico, non superiore a 2,0 g per 100 grammi, e soddisfa i requisiti di cui alle tabelle sottostanti
âUS Olio Vergine di Oliva non idonei al consumo umano senza ulteriore lavorazione" indicato anche come âUS Olio Lampante Vergine di Oliva" è un olio di oliva vergine, che ha sapore e odore sgradevoli (Mediana dei difetti tra 2,5 e 6,0 o quando la mediana dei difetti è inferiore o uguale a 2,5 e la mediana del frutto è zero), un tenore in acidi grassi, espresso in acido oleico, superiore a 2,0 grammi per 100 grammi, e e soddisfa i requisiti di cui alle tabelle sottostanti




Eâ inoltre anche regolamentato lâuso delle definizioni:
âUS Olio di Olivaâ come blend di olio raffinato di oliva e olio vergine di oliva.
âUS Olio di Sansa di Olivaâ come blend di olio raffinato di sansa di oliva e olio vergine dâoliva.
Inoltre lâUsda consiglia che le bottiglie campione abbiano una capacità di 500 ml e siano sigillate.
Consigliato, inoltre, che i contenitori per lâolio dâoliva siano riempiti fino alla massima cpacità .
Soddisfatto il California Olive Oil Council che, in una circolare ai propri soci, elenca gli aspetti positivi e le opportunità dovute alla normativa:
- fornire le definizioni giuridico di riferimento per qualsiasi agenzia governativa con la possibilità di provvedimenti coattivi nei confronti un'etichettatura erronea
- definire un linguaggio comune a tutti Stati Uniti riguardo alla qualità degli oli d'oliva
- contrastare gli importatori senza scrupoli che non potranno più vendere negli gli Stati Uniti oli dâoliva o miscele con inidonea etichettatura
- sensibilizzare l'opinione pubblica sulle differenze tra extra vergine e gli oli d'oliva
- informare il consumatore, includendo il gusto (caratteristiche organolettiche) e i requisiti chimici in etichetta
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