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Entro il 2013 olio e vino torneranno a volare

I nuovi sistemi tecnologici di controllo potrebbero consentire all’Unione europea di eliminare le restrizioni per il trasporto dei liquidi nel bagaglio a mano

01 maggio 2010 | Graziano Alderighi

Dal 6 novembre 2006, a seguito degli attentati terroristici, è stata adottata dall’Unione europea una misura che limitava fortemente la possibilità di portare con sé, come bagaglio a mano, liquidi di qualsiasi genere.

Possibile infatti imbarcare in cabina solo un volume massimo di 1 litro distribuito in dieci flaconi della capacità di 100 ml ciascuno. Comunque non è possibile imbarcare confezioni contenenti liquidi o creme della capacità superiore a 100 ml.
I prodotti liquidi acquistati presso duty-free shops di aeroporti extracomunitari (ossia situati al di fuori dell'Unione Europea ed al di fuori di Norvegia, Svizzera e Islanda) possono essere confiscati negli eventuali scali di transito comunitari. In caso di voli diretti, invece, i liquidi possono essere regolarmente trasportati a bordo.

Il Regolamento Europeo 915/2007, del 31 luglio 2007, prevede l'equiparazione degli acquisti di sostanze liquide effettuati nei duty free shops di taluni scali extracomunitari a quelli dell'Unione Europea, purché le misure di sicurezza adottate da tali scali siano equiparabili a quelle comunitarie, e sia stata conseguentemente raggiunta un'intesa fra l'Unione Europea ed il Paese interessato, in seguito ad attente verifiche da parte della commissione delle Comunità Europee.
In attuazione di questa previsione, sono stati equiparati agli scali europei, l'aeroporto di Singapore e gli aeroporti della Croazia (Ragusa, Fiume, Pola, Spalato, Zara, Zagabria). È quindi possibile, nei duty-free shops dei citati aeroporti acquistare prodotti liquidi anche se sono previsti scali di transito in aeroporti comunitari prima della destinazione finale. Verifiche di equiparabilità sono in corso su numerosi altri scali.

Fin qui le regole valide ancor oggi ma dal 2013 si potrebbe tornare a volare con oli, vino e vari liquidi anche se portati in cabina.

Perché?
Merito di alcune tecnologie di screening in grado di sostituire i controlli, come ha annunciato ieri la Commissione Europea: a partire dal mese di aprile 2013 gli scali dell'Unione dovrebbero dotarsi di rilevatori capaci di verificare la presenza di liquidi sospetti.
La comunicazione rientra in un aggiornamento delle norme entrate in vigore nel 2002 a seguito dell'attacco newyorchese dell'11 settembre. In particolare sulla limitazione dei liquidi (i contenitori non devono superare i 100 ml.) molti erano stati i parlamentari a lamentare una mancata efficacità del provvedimento.
Una prima concessione sulla misura dovrebbe entrare già in vigore a partire da aprile 2011, quando sarà concesso di imbarcare nel bagaglio a mano i liquidi provenienti dai duty free di scali extraeuropei.

Questa misura, se verrà veramente attuata, potrebbe risultare un toccasana per l’economia agroalimentare italiana.

Infatti molti turisti che visitano il nostro Paese rinunciano ad acquistare vino e olio perché non vogliono appesantire eccessivamente il carico del bagaglio in stiva, pagando salate sovratasse, e per il rischio, sempre presente, di veder inzuppati i propri vestiti della tanto sospirata bottiglia di vino o d’olio.

L’olio e il vino torneranno ad essere souvenir dell’italica bontà.

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