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Via libera al rosato miscelato ma con etichetta trasparente

A livello internazionale, la miscelazione di vini bianchi e rossi è una pratica accettata dall’Oiv. I paesi terzi possono quindi utilizzare e l'esportazione di tali vini rosati miscelati per l'Unione europea

28 marzo 2009 | T N

Il 24 marzo la Commissione ha ottenuto l'appoggio degli Stati membri dell'Unione europea (in occasione di una riunione del comitato di gestione) per un progetto di regolamento, tra le altre cose, l'etichettatura del vino. Le nuove norme riguardano in particolare il vino rosato e prevedere la possibilità di informare i consumatori europei, il metodo di produzione utilizzato.

Rosato vino può essere prodotto sia con metodi tradizionali (a breve macerazione, stillicidio da drenaggio parziale o completa premendo) o per miscelazione vini rossi e bianchi. Allo stato attuale tale miscelazione è vietata nell'Unione europea in caso di 'vino da tavola'. D'altra parte, è consentito nel caso di 'denominazione' vini, se le specifiche lo prevedono. Ad esempio, in Francia champagne rosato può essere prodotto dalla miscelazione di vini bianchi e rossi. Storicamente, fino al 2004, c'è stata anche una deroga che consente la miscelazione di vini da tavola prodotti e commercializzati in Spagna.

A livello internazionale, la miscelazione di vini bianchi e rossi è una pratica accettata dalla Organizzazione internazionale della vigna e del vino (OIV). I paesi terzi possono quindi già esportare tali vini rosati miscelati nell'Unione europea.

In considerazione delle preoccupazioni recentemente espresse in merito alla revoca del divieto, la Commissione ha sviluppato un approccio basato su informazione del consumatore tramite l'etichettatura.
Due nuove indicazioni in etichetta stanno per essere introdotte: “tradizionale rosato”, solo per i vini ottenuti con metodi tradizionali, e “ottenuto per miscelazione”, per i vini prodotti dalla miscelazione vini bianchi e rossi. Queste espressioni possono essere utilizzati volontariamente da tutti i produttori conformi ai criteri pertinenti. Inoltre, gli Stati membri possono scegliere di rendere una o entrambe queste espressioni obbligatorie per i vini prodotti sul loro territorio.

Le nuove norme in materia di pratiche enologiche, indicazioni geografiche e di etichettatura dei vini sarà formalmente adottata dalla Commissione nei prossimi mesi, ed è prevista la sua applicazione dal 1 agosto 2009.
Nel frattempo il progetto di testo sarà trasmesso al Consiglio di Organizzazione mondiale del commercio.

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