Mondo

La Spagna oliandola vede lo spettro della crisi. Il Governo pronto a un intervento

Obiettivo dichiarato fa risalire i prezzi, tornati ai livelli di vent’anni fa, ma la situazione è critica perché è la competizione dei Paesi africani è asfissiante

19 luglio 2008 | Ernesto Vania

La produzione della campagna 2007/2008 è stata pari a 1,2 milioni di tonnellate, rispetto a 1,1 milioni dalla campagna 2006/2007, e si prevede una produzione molto simile per il prossimo raccolto.

I costi di produzione, come ha sottolineato però Gregorio Lopez, responsabile del settore oliandolo del Coag, sono aumentati a dismisura, a causa dei rincari soprattutto dei fertilizzanti e del gasolio.
I prezzi delle olive, viceversa, sono ai livelli di 19 anni fa, "circa 2,34 euro al chilo."

Una situazione insostenibile anche per l’olivicoltura spagnola e, sebbene Lopez, invochi investimenti per modernizzare ulteriormente il settore e migliorare la competitività, il vero problema è "recuperare" il prezzo dell’olio di oliva, come sottolineato dal Ministro dell’agricoltura andaluso Martin Soler.

A questo proposito il Ministro dell’agricoltura spagnolo, Espinosa, ha voluto rassicurare i produttori annunciando un’"opera in coordinamento" con Soler tesa proprio a un aumento del prezzo dell’olio, la cui discesa è attribuita direttamente a un calo della domanda.

Le considerazioni espresse dai Ministri sarebbero suffragate dai dati macroeconomici che mostrano come la campagna di commercializzazione 2007/2008 ha raggiunto vendite per “soli” 180,5 milioni di litri nel periodo da novembre ad aprile, cinque milioni in meno rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente.

La Spagna dell’olio, quella che descriviamo in Italia come un’armada invincibile è insomma in gravi difficoltà perché, a fronte di una crescita mondiale della domanda di olio d’oliva, accertata dal Coi, la Nazione iberica non riesce a incrementare le proprie vendite che parrebbero invece soffocate dalla crescita esponenziale delle esportazioni di Marocco, Tunisia e in parte Siria e Turchia, Paesi dove i fattori della produzione e la tassazione sono decisamente inferiori.

In Spagna è quindi in atto un forte dibattito tra chi crede, attraverso finanziamenti pubblici e investimenti mirati, in una rincorsa al ribasso con le Nazioni emergenti del Nord Africa e chi invece vorrebbe reinterpretare l’olivicoltura spagnola, dedicandosi alla qualità e alla differenziazione, non producendo più masse d’olio destinate ai grossisti ma commercializzando in proprio.
Dopo la positiva esperienza della Coop Hojblanca, altre realtà, delle quali nelle scorse settimane vi abbiamo dato conto, stanno seguendo la stessa strada.

C’è da chiedersi, a questo punto, per quanti entusiasticamente invocano in Italia l’adozione del modello spagnolo a quale si riferiscano.
A quello della rincorsa sul risparmio dei costi, per la vendita di grandi partite a grossisti e imbottigliatori?
A quello delle cooperative di secondo o terzo livello che cercano di puntare sempre più su tipicità e qualità per vendere masse critiche imponenti di olio a prezzi comunque più remunerativi?

Un po’ di chiarezza a questo punto non farebbe male.

Potrebbero interessarti

Mondo

Vinitaly è sbarcato in Albania

L’Albania è un mercato in crescita, con consumatori sempre più orientati alla qualità e all’autenticità. L’evento a Tirana ha riunito circa ottanta tra buyer, operatori del settore e stampa specializzata

27 novembre 2025 | 16:00

Mondo

Più autocontrollo per la filiera dell'olio di oliva spagnolo

Obbligo di registrazione mensile dei movimenti di olio di oliva e di sansa di oliva per gli operatori spagnoli della filiera ma le informazioni non arrivano alle Comunità autonome, responsabili dei poteri di controllo e di sanzione

27 novembre 2025 | 15:00

Mondo

La viticoltura francese in crisi: pronti a estirpare 35 mila ettari di vigneti

Nella mappa dei territori in difficoltà ci sonoi: 11.800 ettari circa in Languedoc-Roussillon, 8.300 in Nuova Aquitania, 5.700 nella Valle del Rodano e in Provenza, quasi 4mila nel Sud Ovest, 1.200 in Valle della Loira, oltre 950 in Cognac e Charentes, 413 in Alsazia, Borgogna, Beaujolais, Jura e Savoia

26 novembre 2025 | 15:00

Mondo

I numeri della Spagna olivicola: la certificazione della leadership del settore

Le 30 Dop e 2 Igp dell'olio di oliva spagnolo. Il 69% dell'oliveto corrisponde all'asciutto tradizionale, con basse rese e alte pendenze. La Spagna ha 400.000 olivicoltori, più di 2,4 milioni di ettari di oliveti e 1.835 frantoi

26 novembre 2025 | 11:00

Mondo

Oltre seimila tonnellate al mese di olio di oliva dalla Tunisia all'Italia

Complessivamente la Tunisia ha esportato il 41% di olio in più ma con una diminunzione in valore del 28%. Prezzi all'export da 2,78 euro/kg a settembre. È a Spagna il primo importatore mondiale di olio di oliva tunisino

25 novembre 2025 | 16:00

Mondo

La siccità a Ciudad Real, Valencia e Castellón condiziona la raccolta delle olive

La produzione stimata diminuisce tra il 15% e il 30% secondo le province. Le organizzazioni agricole delle tre province spagnole concordano sull'importanza di prezzi equi dell'olio di oliva che coprano i costi

25 novembre 2025 | 10:00