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E’ sempre scontro protezionisti – liberisti intorno al Doha Round

Fortemente ridimensionata la lista dei prodotti tropicali, esclusi dai dazi. L’alleanza tra Francia e Italia finora regge e porta qualche frutto

19 luglio 2008 | Graziano Alderighi

Il riso è stato escluso dalla lista dei prodotti tropicali del Wto, peraltro ridotta del 35% rispetto alle indicazioni iniziali.
Il Commissario Fischer Boel ha detto che intende uscire dal negoziato con un accordo "soddisfacente" su questo punto come su quello delle indicazioni geografiche. a questo proposito ha annunciato che Ue e Paesi in via di sviluppo hanno sottoscritto una posizione congiunta su denominazioni di origine e biodiversità.

“E’ importante che il Commissario europeo all’agricoltura Mariann Fischer-Boel abbia dichiarato che riso, arance e zucchero non debbano essere inclusi nella lista dei prodotti tropicali. sono settimane che mi sto battendo per questo. ma vorrei far sapere al Commissario che non mi sono per niente tranquillizzato. ai nostri agricoltori non bastano le parole. di promesse in passato ne hanno avute fin troppe. aspettiamo di vedere i fatti. adesso pretendiamo che nell’elenco non ci siano neanche i pomodori, le patate e altre colture ortofrutticole mediterranee, nonché i fiori recisi, prodotti questi che rischierebbero di essere spazzati via dall’invasione di prodotti provenienti dall’estero” ha commentato il Ministro delle politiche agricole Zaia. “Se nella lista prodotti tropicali a dazio zero venissero inseriti riso, arance, pomodori e patate – conclude il Ministro - vorrebbe dire che sparirebbero le risaie dalla pianura padana e anche le altre produzioni se passasse l'ultimo documento all'organizzazione mondiale del commercio significherebbe aprire in maniera indiscriminata alla globalizzazione e non riconoscere più il lavoro di tutti quegli agricoltori che hanno fatto grande la produzione italiana.”

Regge intanto l’insolita alleanza fra Francia e Italia sul fronte agricolo, tanto che il Presidente Sarkozy illustrando il programma della presidenza francese ha ironicamente sottolineato come "ci sono tra noi degli Stati che difendono ardentemente il lavoro dei loro agricoltori ed altri che trovano che la politica agricola costa troppo cara". dato che più di 850 milioni di persone soffrono la fame nel mondo ed ogni 30 secondi un bambino muore per mancanza di cibo, Sarkozy ha chiesto se fosse ragionevole pensare di diminuire la produzione agricola proprio nel momento in cui uno ne ha più bisogno. Il presidente francese ha chiesto che i 27 si mettano d'accordo sui concetti di "sicurezza alimentare" e di "sufficienza alimentare" nel quadro del bilancio di salute della pac.
Infine, il Presidente del consiglio europeo ha concluso chiedendosi: "è ragionevole imporre ai nostri agricoltori regole di tracciabilità e poi continuare ad importare carne che non rispetta nessuna delle norme imposte ai nostri produttori?”.

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