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QUASI AL VIA IL PIANO D’AZIONE EUROPEO SULL’AGRICOLTURA BIOLOGICA

Il dibattito svoltosi a Bruxelles ha fornito un’occasione per un fruttuoso scambio di idee. La Commissione concretizzerà a breve le proposte emerse nel corso del convegno, presentandole al Consiglio e al Parlamento europeo, finalizzando un lavoro iniziato nel 2002

13 marzo 2004 | T N

Negli ultimi anni, nonostante la crescita della domanda e dell’offerta di prodotti dell’agricoltura biologica, la quota media di mercato dei prodotti biologici rimane limitata, circa il 2% nell’Ue, solo per i prodotti ortofrutticoli si arriva al 5-10%. In alcune regioni si assiste ad una crescita costante sia a livello di mercato che della produzione, ma in altre si osserva un rallentamento.
Il metodo di produzione biologico implica spese supplementari rispetto all’agricoltura convenzionale e in assenza di una domanda forte a livello dei consumatori ci si interroga sulle probabilità che l’agricoltura organica nell’Ue sia in grado di espandersi oltre gli attuali confini di produzione di nicchia. Esiste tuttavia un ampio consenso affichè si possano creare le condizioni che permettano lo sviluppo del settore.
L’agricoltura biologica infatti può offrire a molti produttori agricoli l’opportunità di ottenere un reddito più elevato.

Per poter acquisire una conoscenza in materia quanto più ampia possibile, la Commissione europea ha coinvolto nel dibattito non solo i rappresentanti degli Stati e quelli delle rispettive organizzazioni di categoria ma anche il settore agroindustriale. In particolare i punti su cui si è concentrato il dibattito sono stati:
- come promuovere il commercio e il consumo di prodotti biologici nell’Ue
- come garantire che la domanda si ripercuota fino ai produttori attraverso la filiera della vendita al dettaglio
- come individuare gli strumenti in grado di agevolare la produzione e la trasformazione
- come garantire la tracciabilità e l’autenticità dei prodotti biologici in modo da rassicurare i consumatori
- come difendere la coesistenza tra agricoltura biologica e Ogm

Il commissario Fischler ha richiamato l’attenzione sui rischi che comporta un disequilibrio tra domanda e offerta ed ha evidenziato un certo numero di aspetti su cui è necessario conseguire miglioramenti, in particolare occorre pervenire ad una dettagliata comprensione della domanda dei consumatori e di altri fattori, come ad esempio disporre di dati più attendibili circa la produzione biologica, inoltre è necessario incoraggiare il ricorso alle nuove opportunità offerte dalla riforma della Pac del 2003, in particolare quelle previste dalla politica di sviluppo rurale.

Le azioni concrete su cui è possibile concentrarsi sono quindi:
- favorire i canali di distribuzione, in particolare i mercati locali e le vendite dirette
- contribuire alla trasparenza e alla creazione della fiducia nei consumatori
- divulgare la conoscenza del logo europeo
- definire e attuare norme armonizzate per rafforzare la fiducia dei consumatori
- promuovere lo sviluppo della produzione biologica a livello internazionale
- focalizzare la ricerca sui metodi di produzione biologici
- migliorare il coordinamento tra gli Stati membri per quanto riguarda la gestione della coesistenza tra agricoltura biologica, convenzionale e Ogm

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