Mondo
Nuove frontiere per il commercio vitivinicolo: la Cina alla vigilia delle Olimpiadi
Le possibilità, il business ma anche gli obblighi e le procedure per l’esportazione del vino in un grande Paese. Un’analisi dei mercati e delle aree maggiormente interessanti
03 maggio 2008 | Graziano Alderighi
Il mercato vitivinicolo cinese assorbe il 63% del vino consumato in Asia e negli anni recenti ha visto una crescita costante pari a circa lâ(% allâanno. Nel 2009 si prevede che saranno consumati oltre 750 milioni di bottiglie e nel 2011 questa cifra dovrebbe superare 1 miliardo.
Nellâultimo decennio il governo cinese ha intrapreso una politica tesa a disincentivare la produzione ed il consumo di superalcolici e, per contro, a promuovere bevande con moderata gradazione alcolica, come il vino. Lâobiettivo è portare il consumo di vino a almeno 2 litri allâanno pro capite.
Attualmente il numero di consumatori abituali di vino in Cina supera i 10 milioni ma il potenziale mercato è stimato nel 5-10% della popolazione (60-130 milioni di abitanti).
Bere vino in Cina sta diventando una vera e propria moda, soprattutto tra i giovani, si beve vino nei ristoranti, al bar, nei nightclubs e nelle discoteche.
Il consumatore tipo di prodotti enologici si caratterizza per unâetà compresa tra i 30 e i 45 anni, un reddito mediamente alto e un alto livello di scolarizzazione, vive in città e il suo consumo di vino è principalmente legato alla concezione di tale bevanda come status symbol.
Anche dal punto di vista delle tipologie di vino consumate vi sono stati notevoli cambiamenti.
Prima del 1995 i vini preferiti erano quelli amabili e dolci, mentre i vini secchi erano poco diffusi.
Oggi è il sapore tannico astringente dei vini rossi che incontra i gusti locali. anche in virtù della similitudine con alcune bevande fermentate locali, senza contare che nella tradizione cinese il rosso porta fortuna.
Per la maggior parte dei consumatori in Cina il prezzo è un fattore determinante nellâacquisto del vino e i vini dâimportazione risultano spesso inaccessibili.
Il prezzo al dettaglio di una bottiglia di vino di produzione nazionale è pari a 2-3 euro, mentre il prezzo del vino dâimportazione si attesta in media sui 8-18 euro a bottiglia.
Tra il 2005 e il 2010 è però previsto un aumento del 150% nel consumo dei vini della fascia di prezzo dai 3 ai 6 euro e del 160% per quelli con valore superiore ai 6 euro.
I mercati
Lâarea di Pechino è una delle più sviluppate nel settore e produce vino di buona qualità con marchi piuttosto noti. Le Olimpiadi saranno certo un ulteriore sprone.
Eâ comunque lâapertura verso lâoccidente che sta cambiando le abitudini locali e così cresce lâapprezzamento dei vini di alta e altissima qualità . Si comincia a dare importanza al brand, allâetichetta, alle varietà e agli abbinamenti con il cibo.
La scelta di Shanghai, per chi vuole entrare nel mercato cinese, appare obbligata.
Il comprensorio ha 16 milioni di abitanti, è il primo porto commerciale al mondo, con un reddito pro capite di circa 7000 dollari allâanno, contro i meno di 2000 della media cinese.
Shanghai inoltre gode di uno speciale trattamento da parte del governo e delle autorità statali.
Non va infine dimenticto che la città sarà la sede dellâExpo internazionale del 2010, un appuntamento che potrebbe dare un forte impulso allâinterscambio bilaterale Italia-Cina.
Ultimo mercato interessante quello di Macao. Lâeconomia di questâarea attraversa infatti una fase di sviluppo senza precedenti, favorita dal boom economico e dalla netta diminuzione del tasso di criminalità . Il motore trainante dellâeconomia della penisola sono i casinò. Macao è infatti stata ribattezzata la Las Vegas asiatica. Dato lâimpressionante volume del sistema ricettivo e la forte presenza di big spender, un settore in continua crescita a Macao è proprio quello del vino.
Esportare vino in Cina
Per esportare in Cina è pressochè indispensabile appoggiarsi a un importatore.
Tutte le operazioni di import-export devono essere effettuate tramite società dotate di licenza di commercio estero.
I documenti normalmente necessari sono:
- contratto di vendita o conferma ordine
- fattura
- packing list
- cargo manifest
- polizza di carico
- avviso di spedizione
- certificato di origine
- certificato sanitario
- campione dellâetichetta conforme alla normativa cinese
Rispetto al passato è stata eliminata la procedura di controllo e di approvazione preliminare delle etichette, pertanto il controllo di conformità avverrà contestualmente alle altre ispezioni affettuate dallâAqsiq.
Eâ bene sottolineare che la procedura di ispezione e controllo richiede un tempo variabile da una a tre settimane.
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