Mondo

Dove si gioca il futuro dell’olio di oliva mondiale

Dove si gioca il futuro dell’olio di oliva mondiale

I numeri dicono che il futuro dell’olivicoltura e dell’olio di oliva mondiale non è in Europa. Altre sono le realtà emergenti e non sono né nel Nuovo Mondo né in Asia

12 gennaio 2025 | 14:00 | Graziano Alderighi

I numeri non mentono e mettono in luce come l’olivicoltura europea sia in continuo arretramento, mentre in Africa e nel Vicino Oriente è in atto un rinascimento olivicolo.

Secondo i dati del Consiglio oleicolo internazionale la produzione di olio di oliva nell’UE nel periodo 2019-2023 è stata di 1,833 milioni di tonnellate. Nel 2014-2018 è stata di 1,992 milioni di tonnellate.

Quindi un calo complessivo tra i due periodi considerati dell’8%.

L’arretramento è dovuto principalmente alla Spagna che ha perso il 16% e non può imputarsi solo alla campagna olearia 2022/23 ma a una generale tendenza a soffrire i cambiamenti climatici.

Stagnazione, invece, per Italia e Grecia, rispettivamente al +4% tra i due periodi considerati e -3%.

Unica nota lieta il Portogallo che ha visto una crescita produttiva del 55%.

Nel frattempo il Sud America che veniva considerata la nuova frontiera olivicola vede una crescita al rallentatore per i suoi big player, Argentina e Cile, del 10-11%, frutto soprattutto dei nuovi investimenti olivicoli fatti nel 2000.

Vediamo allora quali sono le nuove frontiere dell’olivicoltura mondiale.

Ci sono certamente Tunisia e Turchia, prevalentemente quest’ultima con la produzione cresciuta da 188 a 265 mila tonnellate (+40%) tra il 2014/18 e il 2019/23. Crescita significativa, me meno romboante, per la Tunisia passata da 209 a 251 mila tonnellate (+20%).

Molto più silenziosa e sottotraccia la crescita della produzione egiziana di olio di oliva, passata da 28 mila a 44 mila tonnellate (+53%).

Infine il vero exploit della produzione olivicola mondiale, su numeri da qualche migliaio di tonnellata di produzione, spetta all’Arabia saudita, passata da 3000 a 14500 tonnellate tra i due periodi considerati (+383%).

Al di là dei numeri dei singoli Paesi, però, è interessante guardare al quadro d’insieme mettendo a confronto i dati produttivi del Vecchio Continente con quelli di Africa e Vicino Oriente.

Se consideriamo le produzioni di tutti i Paesi del Nord Africa e poi del Vicino Oriente, Turchia compresa, arriviamo a una produzione complessiva da 1,032 milioni di tonnellate nel periodo 2019/23 contro le 863 mila tonnellate del periodo 2014/19.

Oggi l’Unione europea riesca a produrre quasi il doppio dell’olio di oliva in Africa e Vicino Oriente ma, con questo trend, è ipotizzabile che nel volgere di 30 anni l’Europa perda la sua leadership produttiva.

Potrebbero interessarti

Mondo

Il prezzo di un ettaro di oliveto in Spagna varia da 3716 a 27052 euro

Aumentano di più i prezzi degli oliveti irrigui piuttosto che in asciutto che mantengono comunque il loro valore. I prezzi più bassi nella Comunità autonoma di Aragona e quelli più alti in Andalusia

13 agosto 2025 | 12:00

Mondo

Calo della produzione di olio di oliva in Spagna del 30-40%

Le temperature estreme sostenute, superiori ai 38 gradi Celsius per diversi giorni consecutivi, rappresentano gravi tensioni termiche nell’oliveto, soprattutto nelle aziende agricole in asciutto, che non hanno irrigazione di supporto

11 agosto 2025 | 11:00

Mondo

Un nuovo gruppo di lavoro europeo per l'olio di oliva tra Italia, Spagna, Portogallo e Grecia

L'Europa deve consolidare sempre di più il proprio primato di grande produttrice ed esportatrice agroalimentare tutelando le filiere di qualità, investendo sulla sostenibilità e l'innovazione tecnologica ma ci troviamo di fronte alla "distruzione della politica agricola comune dopo 50 anni" secondo Dario Nadella, capogruppo S&D alla Commissione agricoltura del Parlamento europeo

06 agosto 2025 | 12:00 | Alberto Grimelli

Mondo

Una campagna di controllo straordinario sull'olio di oliva andaluso

L'obiettivo delle azioni è garantire una concorrenza leale e leale dai mercati e garantire la difesa dei consumatori, verificando che gli oli di oliva analizzati siano conformi alle normative applicabili per la loro commercializzazione

06 agosto 2025 | 10:00

Mondo

Il futuro dell’umanità tra le zampe degli insetti commestibili?

Tenebrio molitor e Alphitobius diaperinus (larva e verme della farina), Locusta migratoria, Acheta domesticus (grillo domestico): gli insetti commestibili sono un concentrato di nutrienti, ricchi di proteine, minerali, acidi grassi buoni (persino l’oleico, oltre il palmitico e il linoleico), vitamine come A, B12, E e fibre (la chitina dell’esoscheletro).

05 agosto 2025 | 14:00

Mondo

Una campagna da 500 mila tonnellate per le olive da tavola spagnole

Buono stato fisiologico degli oliveti e i frutti che sono generalmente a un buon grado di maturazione, con buon calibro e senza parassiti e malattie, quindi gli operatori affrontano il nuovo raccolto con un certo tono di ottimismo.

05 agosto 2025 | 13:00