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La retromarcia di Danone sul Nutriscore

Danone cambia idea dopo aver utilizzato il nuovo sistema di etichettatura sui suoi prodotti lattiero-caseari in Francia, Belgio, Spagna e Germania. E' lo stesso genere di contestazione che l'Italia ha già trasmesso per molti prodotti
10 settembre 2024 | C. S.
Un boomerang commerciale per Danone il Nutriscore, almeno sulle bevande a base di latticini e vegetali vendute in Europa.
La comunicazione viene direttamente dall'azienda che contesta che le bevande lattiero-casearie sono posizionate nella stessa categoria delle bibite.
Non è insomma il Nutriscore nel suo insieme, come metodologia di Front Label Packaging, ad essere contestata ma solo il posizionamento, ovvero la classificazione dei prodotti Danone.
E' lo stesso genere di contestazione che l'Italia ha già trasmesso per molti prodotti, a partire dal'olio extravergine di oliva, attualmente in classe B, ma anche prosciutti a denominazione di origine e altro.
E' la prima volta che una multinazionale del cibo fa retromarcia sul Nutriscore e fa rumore soprattutto che sia la francese Danone.
Il Nutriscore, infatti, nasce proprio adc opera di un gruppo di ricercatori francesi e la Danone è stata una delle prime grandi aziende a impegnarsi volontariamente per le etichette con questo nuovo sistema.
Adesso Danone cambia idea dopo aver utilizzato il nuovo sistema di etichettatura sui suoi prodotti lattiero-caseari in Francia, Belgio, Spagna e Germania.
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