Mondo
La sfida della sostenibilità per l'olio di oliva
La sfida è produrre in modo più sostenibile di fronte alla globalizzazione facilitando il commercio, difendendo gli standard di qualità e autenticità e proteggendo i consumatori
10 settembre 2024 | C. S.
La prima edizione della Conferenza Internazionale sulla sostenibilità dell'olivicoltura e dell'olio di oliva si è svolta dal 5 al 7 settembre 2024 presso l’Università della California a Davis (UC Davis). Il Consiglio oleicolo internazionale (COI), uno dei partner organizzativi, ha svolto un ruolo attivo in questo evento internazionale. La conferenza ha riunito numerosi rappresentanti del settore oleicolo internazionale e del mondo accademico e della ricerca, nonché professionisti e organizzazioni nazionali e internazionali.
Durante la sessione di apertura, il vicedirettore esecutivo del COI Abderraouf Laajimi ha dedicato il suo discorso alla situazione attuale e alle sfide che il settore oleicolo mondiale deve affrontare in termini di sviluppo sostenibile. Ha colto l’occasione per presentare il settore olivicolo globale, sottolineando il ruolo del COI, l’unica organizzazione intergovernativa dedicata al mondo dell’olivo, in un contesto internazionale che richiede un dialogo per affrontare le sfide del settore e sfruttare le opportunità a portata di mano. In particolare, ha sottolineato che questa visione futura si basa sui seguenti tre pilastri fondamentali:
- Produrre in modo più sostenibile di fronte alla globalizzazione facilitando il commercio, difendendo gli standard di qualità e autenticità e proteggendo i consumatori.
- Evidenziare il contributo dell'olio d'oliva alla salute umana.
- Promuovere il ruolo vitale di questo prodotto unico nel sostenere la salute planetaria. L’obiettivo è quello di promuovere lo sviluppo sostenibile del settore olivicolo nel contesto dei cambiamenti climatici, attraverso una formazione mirata e una maggiore consapevolezza.
Questo può contribuire a un ciclo equilibrato del carbonio e contribuire a garantire un pianeta più sano per le generazioni future.
Il secondo contributo del COI alla conferenza è stato dedicato al bilancio del carbonio dell’olivicoltura e al suo contributo alla lotta ai cambiamenti climatici. Lhassane Sikaoui, responsabile dell’unità Olivecoltura, Tecnologia dell’olio d’oliva e dell’ambiente, ha presentato la strategia dell’Organizzazione in questo settore, sottolineando il ruolo fondamentale della coltivazione dell’olivo come alternativa sostenibile considerando il suo basso impatto in termini di utilizzo delle risorse idriche ed energetiche, nonché il suo bilancio positivo del carbonio.