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Boom dell'export di olio di oliva del Cile nel 2024

I principali mercati di destinazione per l'olio d'oliva cileno nel 2024 sono stati il Brasile, gli Stati Uniti e la Spagna. Le esportazioni in tutta Europa sono raddoppiate. Il prezzo salito del 43% da gennaio a maggio
28 agosto 2024 | C. S.
Col Mediterraneo che ha avuto una delle peggiori campagne olearie degli ultimi 20 anni, il nuovo mondo olivicolo ha vissduto un vero e proprio boom dell'export negli ultimi mesi della campagna olearia.
Tra i Paesi che hanno beneficiato maggiormente della debacle produttiva di Spagna e Grecia soprattutto c'è stato il Cile.
Secondo i dati del National Customs Service, analizzati dal Market Intelligence Department di ProCile, le esportazioni di olio d'oliva hanno raggiunto i 70 milioni di dollari nei primi sette mesi dell'anno, con un aumento dell'87,6% rispetto allo stesso periodo del 2023.
I principali mercati di destinazione per l'olio d'oliva cileno nel 2024 sono stati il Brasile (27 milioni di dollari), gli Stati Uniti (US $ 18 milioni) e la Spagna (12 milioni di dollari). Inoltre, le esportazioni in tutta Europa sono raddoppiate, raggiungendo 23 milioni di dollari.
Ovviamente la minore disponibilità di prodotto ha fatto aumentare i prezzi. L’Istituto Nazionale di Statistica (INE) ha registrato un aumento del 42,7% del prezzo dell’olio d’oliva in Cile tra gennaio e maggio 2024.
Ignacio Fernandez, CEO di ProChile, ha dichiarato che “è molto positivo che il Cile possa rispondere a questo prezzo internazionale e alla domanda di olio d’oliva; stiamo approfittando di accordi commerciali, della nostra posizione di paese esportatore di cibo sano e sicuro, con una produzione sostenibile e lo spazio che abbiamo guadagnato nei mercati strategici”.
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