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Il Comitato consultivo del Consiglio oleicolo internazionale a Siena

Il Comitato consultivo del Consiglio oleicolo internazionale a Siena

Xylella fastidiosa e MOSH e MOAH al centro del dibattito tra i rappresentanti del mondo olivicolo-oleario internazionale. Teatro Naturale eccezionalmente presente all’avvio dei lavori

29 maggio 2024 | Alberto Grimelli

Un calendario fitto di attività e discussioni per i rappresentati del mondo olivicolo-oleario internazionale che sono riuniti il 29 maggio a Siena per il Comitato Consultivo del Consiglio Oleicolo Internazionale.

In particolare i focus principali della discussione della giornata saranno Xylella fastidiosa, con una presentazione di Pierfederico La Notte e su MOSH e MOAH di Rafael Pico.

Si tratta di due argomenti che stanno molto a cuore rispettivamente all’Italia e alla Spagna, oltre che al mondo degli imbottigliatori e dell’industria olearia, soprattutto per quanto riguarda i contaminanti MOSH e MOAH, presenti soprattutto nell’olio di sansa ma anche negli oli vergini di oliva.

Eccezionalmente, con il consenso del Direttore esecutivo del Consiglio oleicolo internazionale, Jamie Lillo, Teatro Naturale ha potuto partecipare all’avvio dei lavori del Comitato Consultivo, seguendo i discorsi iniziali delle autorità che hanno segnato le linee guida, le problematiche e le opportunità del mondo olivicolo-oleario.

A dare il benvenuto a tutti i rappresentati internazionali riuniti in assise è stato Gennaro Sicolo, in qualità di vicepresidente del Comitato consultivo nonché promotore delle giornate italiane del COI: “dò il benvenuto in Italia e in questo splendido contesto di Siena a tutti i rappresentati internazionali e alle delegazioni. Doveroso il ringraziamento al Sindaco del Comune di Siena, Nicoletta Fabio, e al sottosegretario Patrizio La Pietra per il fattivo supporto e contributo a queste giornate. Oggi siamo chiamati ad affrontare sfide importanti e dobbiamo discutere di questioni che saranno al centro delle sfide dei prossimi anni.”

Il direttore esecutivo del COI, Jamie Lillo ha iniziato dando il benvenuto ai nuovi Paesi membri del COI, la Bosnia e l’Azerbaijan, ringraziando poi l’Italia per l’ospitalità: “queste giornate in Italia e in Toscana ci permettono di scoprire come questa Regione ha saputo e potuto far crescere il proprio territorio e la cultura dell’olio extravergine di oliva. Ne ho avuto la prova anche ieri sera assaggiando la pappa al pomodoro, un ottimo piatto per valorizzare l’olio di qualità.”

E’ entrato più nel merito della programmazione delle sfide del futuro il Presidente del Comitato consultivo, Abdessalem Loued che ha puntato l’attenzione sui cambiamenti climatici e sulla necessità di avere un equilibrio tra domanda e offerta di olio d’oliva. Secondo il tunisino Loued, inoltre, “i governi nazionali hanno il dovere di sovvenzionare l’olivicoltura, non solo come comparto strategico dell’area Mediterranea in particolare, ma anche per i giovani che hanno il diritto di raggiungere i propri obiettivi di sviluppo”. Un focus, durante il suo intervento, sull’importanza della ricerca scientifica in tema di biodiversità, sostenibilità e resilienza ai cambiamenti climatici.

Un tema che è stato ripreso anche dal Presidente di turno del Consiglio oleicolo internazionale, l’iraniano Javad Mirarabrazi, che non ha potuto essere a Siena in presenza a causa della morte, poco tempo fa, del Presidente dell’Iran. Non ha comunque voluto far mancare il proprio messaggio, sottolineando proprio come “dobbiamo lavorare tutti insieme per far fronte ai cambiamenti climatici. C’è bisogno di nuove cultivar di olivo che si adattino al nuovo contesto meteo-climatico, attività di ricerca che deve interessare tutti i Paesi membri del COI e ai cui risultati tutti devono avere accesso”. Non solo il Presidente del COI ha voluto anche accennare a una delle prossime sfide del mondo olivicolo: l’ingresso dell’intelligenza artificiale in olivicoltura e più in generale nel mondo rurale.

A dare il benvenuto alle delegazioni, infine, anche il sottosegretario al Ministero delle politiche agricole e della sovranità alimentare, Patrizio La Pietra, che “confida nel lavoro dei rappresentati di questo Comitato per affrontare la prossima campagna olearia che si preannuncia comunque ancora complicata. Dobbiamo e dovremo occuparci di sostenibilità a tutto tondo, ivi compreso il lato economico, come elemento imprescindibile per far apprezzare l’olio di oliva ai consumatori di tutti il mondo”.

Nel corso dei lavori del Comitato consultivo del COI, oltre ai focus su MOSH e MOAH e Xylella fastidiosa, anche la presentazione fattiva e completa delle attività del Segretariato esecutivo del COI, a partire da quella di Mercedes Fernandez, per l’Unità Standardizzazione e Chimica, quella di Lhassane Sikaouni per l’Unità su Tecnica Olivicola, Tecnologia dell’Olio di Oliva e Ambiente, di Maria Juarez dell’Unità Affari Economici e Promozione e di Javier Larraona per l’Osservatorio olivicolo.

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