Mondo
No del Parlamento europeo alla riduzione dei fitofarmaci in agricoltura

A larga maggioranza i parlamentari di Bruxelles dicono no al progetto di regolamento sulla riduzione dei fitofarmaci fino al 50% entro il 2030
22 novembre 2023 | T N
Il Parlamento europeo, in seduta plenaria, ha rigettato la proposta della Commissione Ambiente dello stesso Parlamento di dare il via libera al progetto di regolamento sulla riduzione dei fitofarmaci fino al 50% entro il 2030.
La legislazione, il Regolamento sull'uso sostenibile (SUR) dei fitofarmaci, era già in difficoltà dopo che versioni concorrenti erano emerse dalla fase di esame della commissione. Ma la maggior parte dei legislatori si aspettava che il regolamento avrebbe superato il voto in plenaria per poi passare alla fase legislativa successiva, ovvero l'accordo su un testo definitivo con i Paesi membri dell'UE.
La difficoltà sul dossier era testimoniata dalla richiesta a dicembre 2022 dei ministri dell'Agricoltura dell'Ue di avere maggiori informazioni sulle basi del disegno di legge, tra le preoccupazioni per il suo impatto sulla sicurezza alimentare dopo l'invasione su larga scala dell'Ucraina, uno dei principali produttori di cereali, da parte della Russia.
In una lettera di risposta alla richiesta dei ministri, Maroš ŠefÄoviÄ, commissario per il Green Deal, ha affermato che l'analisi intrapresa dalla Commissione ha dimostrato che "i cambiamenti climatici, la perdita di biodiversità e gli effetti del degrado del suolo" sono i fattori più dannosi in relazione alla sicurezza alimentare.
No alla riduzione dei fitofarmaci in Europa
La risposta del Commissario ŠefÄoviÄ non ha però convinto i deputati che hanno respinto la proposta di legge con 299 voti contrari, 207 favorevoli e 121 astensioni.
Il gruppo più numeroso del Parlamento, il Partito Popolare Europeo di centro-destra, ha definito il risultato "sensazionale". Ha affermato che si tratta di un rifiuto dell'estremismo di sinistra.
In effetti è molto inusuale che un simile progetto venga approvato il Commissione e poi respinto a così larga maggioranza nell'aula di Bruxelles.
Ora il tema dovrà probabilmente essere affrontato dalla nuova Commissione europea che scaturirà dal voto del prossimo anno.
Un colpo molto forte all'intero impianto della Farm to Fork e anche alla visione, voluta soprattutto dall'ex Commissario Timmermans, che voleva una prevalenza delle linee ambientali su quelle prettamente produttive, anche in ambito agricolo.
Le reazioni delle associazioni italiane
Una giornata decisamente positiva per le imprese agricole italiane. Ringraziamo i parlamentari europei italiani che hanno sostenuto la posizione espressa da Confagricoltura. E’ la dichiarazione rilasciata dal presidente dell’Organizzazione, Massimiliano Giansanti, dopo il voto odierno dell’Assemblea plenaria del Parlamento europeo che ha respinto la proposta della Commissione europea per la riduzione del 50 per cento dell’utilizzo di fitofarmaci. “E’ possibile ora aprire una pagina nuova per rafforzare la sostenibilità ambientale del settore agricolo, senza mettere a rischio il potenziale produttivo del settore. Facciamo affidamento sull’azione del governo italiano per stringere ora le necessarie alleanze in seno al Consiglio”. “Non è in discussione – conclude Giansanti – l’obiettivo di tagliare il ricorso alla chimica nei processi produttivi, a vantaggio delle risorse naturali e della biodiversità. Ma vanno messe da parte le impostazioni ideologiche, lasciando la strada aperta alla ricerca, alle innovazioni e agli investimenti”.
“Un grande giorno per gli agricoltori e per tutti i cittadini europei. Il voto in plenaria del Parlamento Ue ha rigettato una proposta irrazionale e ideologica, che pur muovendo da obiettivi di sostenibilità ambientale pienamente condivisibili, era stata scritta senza un’adeguata valutazione di impatto. Se fosse stata approvata nella sua formulazione originaria, con gli obiettivi fissati di riduzione dei fitofarmaci per le varie colture, la riforma avrebbe comportato tra le altre cose un aumento delle importazioni di prodotti alimentari di paesi extra Ue, che non vengono sottoposti ai controlli rigidi già oggi obbligatori in Europa. Un vero e proprio salto nel buio che avrebbe messo a rischio intere produzioni strategiche del nostro made in Italy agroalimentare, con un conseguente impatto occupazionale ed economico devastante per il nostro paese”. Così il Presidente di Confcooperative Fedagripesca Carlo Piccinini commenta il voto odierno del Parlamento europeo che ha respinto in votazione plenaria a Strasburgo la proposta di riforma dei fitofarmaci presentata dalla Commissione. Con la bocciatura da parte dell’europarlamento, si attende ora il pronunciamento del Consiglio. “Presto sarà possibile pertanto – prosegue Piccinini - riaprire un confronto sulla questione con la nuova Commissione e il nuovo Parlamento che usciranno dalle prossime elezioni. Il nostro auspicio è che si possa riformulare una proposta che non sia influenzata dall’ideologia e dal populismo”. “Gli agricoltori non possono continuare ad essere considerati nemici dell’ambiente”, ha concluso il presidente di Confcooperative Fedagripesca. “È infatti sotto gli occhi di tutti il grande impegno profuso negli ultimi anni dalle aziende agricole e dalle imprese agroalimentari, che hanno fatto grandi sforzi per ridurre il loro impatto sull’ambiente, sia nelle fasi di coltivazione che in quelle di trasformazione industriale”. Il Presidente di Confcooperative Fedagripesca commenta anche il risultato del voto in plenaria sulla normativa imballaggi esprimendo “apprezzamento per le modifiche introdotte dal Parlamento Ue, senz’altro migliorative del testo proposto dalla Commissione, ben sapendo che la parola definitiva ci sarà solo dopo il passaggio al Consiglio UE”. Tra gli emendamenti approvati, da segnalare quello che elimina il divieto di utilizzo di confezioni monouso per l’ortofrutta al di sotto di un chilo e mezzo”.
“Ha prevalso il buon senso oggi al Parlamento Ue, con la bocciatura del regolamento fitosanitari che avrebbe avuto forti ripercussioni sul mondo produttivo”. Esprime così la sua soddisfazione Cristiano Fini, presidente di Cia-Agricoltori Italiani, dopo l’esito della votazione in plenaria che ha ribaltato le decisioni della Commissione Ambiente, bocciando la relazione finale. “Non si era tenuto conto delle esigenze del mondo agricolo sin da principio -prosegue Fini- mentre oggi a Bruxelles sono state accolte le nostre ragioni. Gli agricoltori sono i primi a voler contribuire alla sostenibilità, ma chiediamo nuovi strumenti e pragmatismo”. Secondo Cia, la proposta del Parlamento sull’uso sostenibile dei fitofarmaci avrebbe dovuto seguire una linea più ragionevole -soprattutto nella definizione delle tempistiche per la transizione- tenendo conto delle reali esigenze dei produttori. Anche i tentativi dell’ultimo minuto per inserire elementi migliorativi proposti dalla Comagri non sono bastati. “Agli sforzi già compiuti dal mondo agricolo non era stato dato il pieno riconoscimento -dichiara Fini-, speriamo ora che il Parlamento e il Consiglio facciano, invece, passi in avanti sull’approvazione della legislazione sulle tecniche di evoluzione assistita (TEA), che rendono le colture più resistenti e meno necessari i fertilizzanti, contribuendo ai piani di Bruxelles per un sistema agroalimentare più sostenibile”. Infine, rispetto al Regolamento Imballaggi, Fini ringrazia l’efficace lavoro di squadra dei nostri deputati, che hanno consentito l’approvazione di una posizione del Parlamento che non penalizza il sistema italiano del riciclo e tutela settori importanti del comparto agroalimentare.
Potrebbero interessarti
Mondo
L'inerbimento dell'olivo e il rischio di incendi

I regolamenti richiedono il mantenimento della copertura vegetale senza lavorazione del suolo al fine di accedere agli ecoschemi della PAC, che impediscono pratiche agronomiche di base come l'interramento dei residui vegetali
14 giugno 2025 | 11:00
Mondo
100 mila firme contro l'espianto di 4000 ettari di oliveti in Spagna

L'espianto dei 42.600 alberi di olivo previsto a Lopera rappresenta una perdita stimata di 2 milioni di chili di olive e 400.000 litri di olio all’anno, un quarto dell'economia locale. Il 5% della Spagna sud orientale occupata da impianti fotovoltaici
13 giugno 2025 | 09:00
Mondo
Lo stato dell’allegagione dell’olivo in Spagna e gli attacchi di Prays oleae

La piena fioritura si ritrova solo a Granada mentre l’allegagione è avvenuta dappertutto. Previsto un aumento delle temperature nei prossimi giorni mentre la tignola dell’olivo preoccupa a Malaga, Siviglia e Cordoba
12 giugno 2025 | 11:00
Mondo
Il 18% dei ristoratori dell'Andalusia usa ancora l'ampolla per l'olio di oliva

Dopo più di mille ispezioni in ristoranti nel 2024, la Junta de Andalucìa ha lanciato intanto una nuova campagna di ispezione nel settore ospedaliero, con particolare attenzione all’uso improprio delle bottiglie di olio di oliva
11 giugno 2025 | 09:00
Mondo
Produzione mondiale di olio di oliva in discesa del 10% secondo l’USDA nel 2025/26

Il Dipartimento per l’Agricoltura americano prevede che la produzione mondiale di olio di oliva supererà di poco i 3 milioni di tonnellate, con diminuzione della produzione in Europa, Tunisia e Turchia
09 giugno 2025 | 14:00
Mondo
Masterclass Coldiretti, Unaprol e Ice per far scoprire ai giapponesi i segreti dell’olio di oliva Made in Italy

L'export di olio extravergine di oliva italiano in Giappone è arrivato a sfiorare il valore di 130 milioni di euro, in aumento del 56% rispetto all’anno precedente, confermando un trend crescente
07 giugno 2025 | 15:00