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Più anni per ridurre i pesticidi nell'agricoltura europea

Più anni per ridurre i pesticidi nell'agricoltura europea

Il dimezzamento dei pesticidi avverrà entro il 2035, anziché entro il 2030, secondo un voto della Commissione agricoltura del Parlamento europeo

11 ottobre 2023 | C. S.

Sui fitofarmaci, il dissenso degli agricoltori ottiene un compromesso: il dimezzamento dei pesticidi avverrà entro il 2035, anziché entro il 2030. La misura all'insegna della flessibilità è stata votata ieri alla Commissione Agricoltura del Parlamento Europeo, con una schiacciante e trasversale maggioranza: 26 voti favorevoli, 9 contrari e 3 astenuti.

"I negoziati guidati dalla capogruppo S&D in commissione Agricoltura, Clara Aguilera - spiega l’europarlamentare Paolo De Castro - hanno portato a un cambiamento del periodo di riferimento per il calcolo della riduzione che tiene meglio conto degli sforzi già fatti da alcuni Stati membri, in particolare l’Italia, nella riduzione dell’uso di fitofarmaci".

"Basti pensare che dal triennio 2011-2013 ad oggi i nostri agricoltori hanno già ridotto di oltre il 20% l’utilizzo della chimica - prosegue De Castro -. Tutto ciò, insieme alla clausola di revisione che ne valuterà la fattibilità, rende più realistico e raggiungibile l’obiettivo al 2035, ma solo se accompagnato da un importante sforzo in innovazione, che metta a disposizione alternative concrete per contrastare le fitopatie, a partire dalle Tea, le nuove biotecnologie sostenibili".

"La posizione approvata oggi è la conferma di come le forzature politiche, le spaccature interne al Parlamento europeo non portano mai a passi in avanti significativi. Al contrario, la discussione sui temi ha portato a risultati positivi sia per il settore agricolo che per gli imprescindibili obiettivi di sostenibilità che ci siamo posti come Unione europea".

"La posizione approvata oggi - conclude l'europarlamentare Pd-Pse - è la conferma di come le forzature politiche, le spaccature interne al Parlamento europeo non portano mai a passi in avanti significativi. Al contrario, la discussione sui temi ha portato a risultati positivi sia per il settore agricolo che per gli imprescindibili obiettivi di sostenibilità che ci siamo posti come Unione europea".

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