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Il mercato del vino in Giappone e le prospettive per le cantine italiane

L’Italia ha registrato un calo delle quantità esportate del 10% rispetto al 2017. I vini italiani in bottiglia si posizionano in Giappone su una fascia di prezzo più bassa rispetto a quelli francesi e statunitensi
26 giugno 2023 | C. S.
La dinamica del quinquennio evidenzia una sostanziale stabilità del valore dell’import di vino in Giappone (+0,9% 2021 sul 2017), mentre in volume si registra un consistente calo (-14%), secondo dati Ismea. Si sono ridotte le quantità importate da tutti i principali partner (la flessione più evidente è quella registrata per il Cile, -29% nel quinquennio), eccezione fatta per la Spagna, che ha sostanzialmente aumentato le esportazioni di vino verso il Giappone sia in volume (+27%) che in valore (+19%).
L’Italia ha registrato un calo delle quantità esportate del 10% rispetto al 2017 ed una riduzione del valore delle esportazioni pari al -1%.
Entrando nel dettaglio delle importazioni giapponesi per tipologia merceologica di vino, si evidenzia come nel 2021 il 58% della spesa complessiva per vini stranieri sia rappresentato dai vini in bottiglia, il 38% dai vini spumanti e solo il 2% dai vini sfusi, con le quote sostanzialmente stabili nel periodo.
Anche tra le esportazioni italiane spiccano i vini in bottiglia, che rappresentano il 78% del valore totale, mentre la quota dei vini spumanti è pari al 21%.
Negli ultimi anni, il prezzo medio del vino in Giappone ha riportato un andamento crescente: nel 2021 pari a 5,9 euro al litro, mentre nel 2017 era 5 euro al litro (+17%); crescita sostenuta maggiormente da Francia (+16%) e Italia (+11%), ma anche e soprattutto da Stati Uniti (+63%).
Solamente nel biennio 2019-2020 il prezzo medio del vino ha registrato una flessione del 7%, dovuta alla pandemia che inizialmente aveva determinato uno shock dovuto alla quasi totale chiusura del canale Horeca, riducendo in modo sostanziale le vendite presso questi canali distributivi in gran parte del mondo. Nel 2020-21 si è avuto un effetto rimbalzo che ha portato i prezzi ad aumentare del 12%, superando il prezzo pre-pandemico. Il prezzo medio del vino italiano è di 4,4 euro al litro nel 2021, molto competitivo rispetto al primo fornitore del mercato giapponese, ovvero la Francia, il cui prezzo medio è pari a 14 euro al litro.
Il dettaglio per tipologia merceologica di vino evidenzia che i vini in bottiglia (fermi e frizzanti) hanno un prezzo medio mondiale pari a 5,34 euro a litro, mentre gli spumanti 14,29 euro a litro. I vini italiani in bottiglia si posizionano in Giappone su una fascia di prezzo più bassa rispetto a quelli francesi e statunitensi, e più elevata rispetto ai vini spagnoli e cileni. Nel caso dei vini spumanti è la Francia che raggiunge livelli di prezzo decisamente più elevati tra tutti i principali fornitori, verosimilmente in ragione del fatto che le importazioni dalla Francia riguardano lo champagne che ha valori unitari decisamente più elevati del nostro Prosecco
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