La Spagna olivicolo-olearia in sofferenza: boom delle importazioni di olio d’oliva
L’export è sceso del 30% rispetto alla media delle ultime quattro campagne olearie con il calo più evidente soprattutto verso l’Italia. In controtendenza il solo mercato russo
Nel periodo compreso tra ottobre 2022 e marzo 2023, secondo i dati del Ministero dell’agricoltura spagnolo, le esportazioni accumulate si sono attestate a 351.780 tonnellate, di cui il 70% corrisponde a extra vergine. Nel frattempo, le importazioni hanno raggiunto 116.112 tonnellate, cresciute del 302% rispetto allo stesso periodo della scorsa annata.
La media dell’export dalla Spagna si è attestata a 58.630 tonnellate al mese, il 30% in meno rispetto ai livelli della scorsa stagione. Il calo dei volumi esportati è stato più marcato nei Paesi intracomunitari, con l'Italia che è stata la più significativa.
Il calo del volume delle esportazioni, rispetto alla media delle ultime quattro stagioni e alla stagione precedente, è stato del 19% per i Paesi Extra UE e del 37% per il mercato Intra UE.
In controtendenza il solo mercato russo dove si registra un aumento dell'8%.
