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Addio ai vigneti di Bordeaux

Il 10% dei vigneti della nota regione vitivinicola francese di Bordeaux saranno estirpati con l'aiuto finanziario del governo. Troppe giacenze stanno facendo crollare i prezzi
28 febbraio 2023 | T N
Addio ai vigneti di Bordeaux per via della crisi dei consumi di vino.
Il consumo di vino rosso è in calo dalla Seconda Guerra Mondiale, quando in media i cittadini francesi ne bevevano circa 120 litri all'anno, mentre oggi i residenti ne consumano appena 40 litri all'anno. Il Covid prima e la guerra oggi sta frenando l'export.
A Bordeaux, il più grande vigneto certificato Aoc di Francia, con i suoi 110.000 ettari coltivati, di cui l'85% a rossi, le denominazioni meno prestigiose risentono particolarmente del crollo dei prezzi e di una sovrapproduzione stimata in un milione di ettolitri.
Questo sta provocando l'agitazione dei viticoltori locali che sono scesi in piazza, fino ad arrivare a chiedere allo Stato francese la distillazione di crisi per sovvenzionare la distruzione delle eccedenze di vino.
Il governo ha dato il via libera a un programma di distillazione delle scorte in eccesso nel 2023, per un costo di circa 160 milioni di euro. L'ultima campagna di "distillazione di crisi" oltralpe risale al 2020, per aiutare i viticoltori francesi ad eliminare le eccedenze dovute al calo dei consumi causato dalla pandemia di Covid-19.
L'ultima assemblea nazionale del sindacato Vignobles Indépendants de Gironde, che riunisce circa 2.500 viticoltori, ha però chiesto misure più strutturali, in particolare un aiuto finanziario per l'estirpazione del 10% dei vigneti di Bordeaux, per evitare la sovraproduzione.
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