Mondo 01/02/2023

Allarme degli industriali spagnoli dell’olio di oliva

Allarme degli industriali spagnoli dell’olio di oliva

E’ il mondo industriale a farsi carico oggi degli aumenti dei prezzi, non facendoli ricadere sui consumatori, evitando così un pericolosa diminuzione dei consumi. Serve uno stop alle tasse green


L'Associazione nazionale degli imbottigliatori e raffinatori di olio (Anierac) e l'Associazione spagnola delle industrie ed esportatori di olio d'oliva (Asoliva) hanno dichiarato in un comunicato congiunto che i dati ufficiali mostrano che i prezzi dell'olio d'oliva all'origine sono aumentati del 60%, mentre nel commercio al dettaglio sono aumentati “solo” del 35%.

Negli ultimi mesi le esportazioni spagnole sono diminuite. Solo nel mese di dicembre 2022 il calo in volume è stato del 30%, secondo i dati del Ministero dell'agricoltura iberico.

"Ciò continuerà a verificarsi nei prossimi mesi a seguito dell'aumento del 60% dei prezzi all'origine - ha dichiarato il direttore generale di Asoliva, Rafael Pico, che ha sottolineato che "non possiamo permetterci una perdita di competitività nel settore dell'olio d'oliva spagnolo e dobbiamo lavorare per continuare a mantenere la nostra leadership mondiale".

Secondo i dati statistici ufficiali forniti dai governi dei Paesi membri dell'Unione Europea, il prezzo all'origine dell'olio di oliva vergine è passato da 3,357 euro/kg a 5,328 euro/kg se si confronta la prima settimana di gennaio 2022 con la prima settimana dello stesso mese di quest'anno, il che rappresenta un aumento di oltre il 60%.

Al contrario, hanno indicato che "se guardiamo ai dati pubblicati della variazione interannuale dell'ultimo indice dei prezzi al consumo (CPI) per l’olio, l'aumento è del 35%".

Per trovare una spiegazione a questi aumenti, Anierac e Asoliva hanno specificato che, da un lato, i costi dei produttori sono aumentati a causa dello scenario macroeconomico di incertezza che ha fatto lievitare i prezzi di tutti i fattori produttivi necessari alla produzione di olio d'oliva.

Anierac ha espresso la sua preoccupazione per l'impatto che questo aumento dei prezzi alla fonte potrebbe avere sui consumi, oltre a "misure legislative che non aiutano a lavorare nella giusta direzione, come la tassa sulla plastica, che ci rende un'anomalia europea, dato che la Spagna è l'unico Stato membro dell'UE ad applicarla".

di C. S.