Mondo 30/09/2022

Le denominazioni di origine sono il 15,5% dell'export agroalimentare dell'Ue

Le denominazioni di origine sono il 15,5% dell'export agroalimentare dell'Ue

Tolta all’Ufficio Marchi e Brevetti la responsabilità di esaminare le nuove domande. La proposta di Paolo De Castro ha margini di miglioramento, come sulle denominazioni usate come ingrediente


Paolo De Castro - relatore della Commissione Agricoltura del Parlamento europeo sulla revisione della politica delle indicazioni geografiche - ha presentato il suo documento di lavoro sulla proposta della Commissione.

oriGIn EU è lieta di notare la volontà dell'onorevole De Castro di concentrarsi sulle aree chiave per migliorare la proposta della Commissione e rafforzare ulteriormente la politica delle Indicazioni Geografiche dell'UE, che è una delle pietre miliari della politica agricola e un successo riconosciuto a livello internazionale. Nel 2013, il commercio delle IG dell'UE valeva 54 miliardi di euro all'anno e nel 2021 74,8 miliardi di euro all'anno. Oggi le IG rappresentano il 15,5% del totale delle esportazioni agroalimentari dell'UE. Le IG dell'UE sono diventate un simbolo della qualità degli alimenti e delle bevande europee in tutto il mondo; questa riforma deve rafforzare la protezione delle IG, difendendo e promuovendo le loro specificità.

"Innanzitutto, le IG della nostra rete accolgono con favore l'intenzione di Paolo De Castro di chiarire la proposta della Commissione riguardo al ruolo e alle responsabilità dei gruppi, che sono al centro del sistema delle IG. Allo stesso modo, sosteniamo la necessità di perfezionare le norme volte a rafforzare la protezione, ad esempio online e quando le IG sono utilizzate come ingredienti, nonché di semplificare le procedure di registrazione, garantendo al contempo che la Commissione europea rimanga al centro dell'analisi e dell'approvazione dei disciplinari di prodotto. A questo proposito, accogliamo con favore l'idea di definire chiaramente nel regolamento le competenze dell'EUIPO, che dovrebbero essere limitate alle questioni relative alla PI e all'applicazione delle norme, lasciando alla Commissione l'esame delle domande e delle modifiche ai disciplinari di produzione", afferma il presidente di oriGIn EU, Charles Deparis.

Allo stesso tempo, alcune aree - come la definizione di evocazione e le procedure di cancellazione delle IG - potrebbero meritare un'ulteriore riflessione.  "In ogni caso, oriGIn EU è intenzionata a continuare a lavorare con De Castro, il Parlamento europeo, il Consiglio e la Commissione per migliorare ulteriormente la politica delle IG, aumentando così il contributo dei prodotti di qualità allo sviluppo economico, ambientale e sociale sostenibile in tutta Europa. Contiamo sulla collaborazione delle istituzioni europee per portare a termine la riforma della politica delle IG entro il 2023", conclude Charles Deparis.

di C. S.