Mondo

L’UNIONE EUROPEA RICONOSCE LA DENOMINAZIONE D’ORIGINE NAPA VALLEY

L’Ue ha annunciato a San Francisco che non potrà essere venduto in Europa vino con l’indicazione della regione californiana se almeno l’85% dell’uva usata per produrlo non proviene dalla Napa Valley, secondo il sistema di qualità americano. Una protezione che garantisce una importante area vitivinicola mondiale

02 giugno 2007 | Ernesto Vania

L’Unione Europea ha riconosciuto ufficialmente la Napa Valley della California in un nuovo regolamento annunciato a San Francisco la scorsa settimana.
La decisione che riconosce la regione californiana del vino sancisce, secondo i principi del sistema di qualità americano, che il vino di Napa può essere venduto in Europa solo se almeno l’85% dell'uva usata per produrre il vino viene dalla regione californiana.
I vignaioli californiani hanno ovviamente elogiato la decisione europea perché il vecchio continente rappresenta un mercato da 120 milioni di euro, concentrato soprattutto in Gran Bretagna e Nazioni limitrofe.

La Napa Valley produce soltanto il 4% del vino della California, ma rappresenta quasi il 25% dell'industria vinicola della California.

La Napa Valley è la zona vitivinicola della California più famosa e certamente anche di tutti gli Stati Uniti d'America. La fama di quest'area è tale che spesso la Napa Valley è considerata come sinonimo di vino Americano, tanto da mettere in ombra anche altre interessanti aree, non solo quelle della California. Fortemente basata sulla produzione vinicola dei più celebri vitigni “internazionali”, la Napa Valley è apprezzata nel mondo per lo stile altrettanto “internazionale” dei suoi vini, dai bianchi ai rossi, e perfino a vini spumanti prodotti con il sistema del metodo classico. Forse è proprio la mancanza di tradizioni antiche - esattamente come in altre zone vinicole di storia recente - che consente alla Napa Valley di adottare le più avanzate tecnologie e metodi di produzione, in questo supportata anche dal sistema di qualità americano - l'Ava (American Viticultural Area) - che lascia più spazio all'intraprendenza delle cantine piuttosto che a principi tradizionali.

In accordo al sistema di qualità americano, l'unico requisito per un vino che riporta nell'etichetta la menzione di una specifica Ava, è che almeno l'85% dell'uva provenga dall'area viticolturale riconosciuta. Il riconoscimento di una nuova area è determinato dalla proposta dei viticoltori. La decisione viene presa in accordo all'esistenza di specifiche caratteristiche dell'area, condizioni topografiche, tipo del suolo e - in certi casi - precedenti storici. In molti casi è previsto che all'interno di un'Ava siano definite altre aree viticolturali, come nel caso della Napa Valley. La stessa Napa Valley è riconosciuta come AVA, e al suo interno sono definite le seguenti aree viticolturali: Atlas Peak, Oak Knoll District of Napa Valley, Oakville, Rutherford, Chiles Valley, Spring Mountain District, Diamond Mountain District, St. Helena, Howell Mountain, Stag's Leap District, Mount Veeder, Wild Horse Valley e Yountville.

Potrebbero interessarti

Mondo

Campagna di scarica per la Spagna dell'olio di oliva?

L'Associazione Asolite stima una camapgna olearia da 1.080.000 tonnellate a 1.275.000 tonnellate di olio di oliva in Spagna. Non ci sarà abbastanza olio per soddisfare l'attuale fabbisogno commerciale di 1,44 milioni di tonnelalte all'anno

02 luglio 2025 | 12:00

Mondo

La Turchia dell'olivo e dell'olio di oliva: meno innovazione di quanto si pensi

Nella campagna olearia 2024/2025 è stata la seconda produttrice mondiale di olio di oliva ma  si conosce poco una realtà olivicola così importante e che è meno evoluta di quanto si pensi ma con 920 mila ettari di superficie olivetata

01 luglio 2025 | 12:00

Mondo

Successo per i formaggi italiani al più antico concorso al mondo a Stafford

Per i due gruppi italiani lo score segna 10 medaglie d’oro, 3 d’argento e 3 di bronzo e una menzione speciale del direttore della giuria, Dai Williams riservata alla Burrata. Premi che spiccano tra gli oltre 5000 iscritti da diversi Paesi del mondo

30 giugno 2025 | 17:00

Mondo

Dcoop si prende Pompeian: ora controlla il mercato americano dell’olio di oliva

La cooperativa delle cooperative spagnole assume il controllo del principale marchio di olio di oliva negli Stati Uniti. Si concentra ancora di più il mercato nelle mani di pochi soggetti

28 giugno 2025 | 12:00

Mondo

Un focus sulla Spagna dell’olio di oliva: le sfide per il futuro

Il settore oleicolo spagnolo è composto da 400.000 olivicoltori, più di 1.700 frantoi, 1.500 confezionatori e 22 raffinerie. DCOOP e Oleoestepa sono gli attori di spicco della cooperazione olivicola iberica

27 giugno 2025 | 11:00

Mondo

Diminuisce il consumo di vino negli Stati Uniti

A maggio calo consistente dei consumi di vino italiano negli Usa. Una delle contrazioni più nette di un ultimo triennio sempre in perdita, che fa scendere i consumi nei primi 5 mesi dell’anno a -6,3% sia a volume che a valore

26 giugno 2025 | 15:00