Mondo
400 miliardi di dollari di cibo all'anno finiscono nella spazzatura

Per centrare l'obiettivo di sconfiggere la fame del mondo entro il 2030 è necessario risolvere urgentemente il dramma delle perdite e degli sprechi alimentari che producono anche gas serra
06 ottobre 2021 | C. S.
Trasformare i sistemi agroalimentari per renderli più efficienti, inclusivi e sostenibili è fondamentale per evitare che le perdite e gli sprechi alimentari vanifichino gli sforzi per debellare la fame, migliorare la nutrizione e ridurre le pressioni sulle risorse naturali e sull'ambiente. È questo il messaggio emerso nel corso di un evento durante il quale l'Organizzazione delle Nazioni Unite per l'alimentazione e l'agricoltura (FAO) e il Programma delle Nazioni Unite per l'ambiente (UNEP), unitamente ai loro partner, hanno celebrato la Giornata internazionale della consapevolezza sulle perdite e gli sprechi alimentari.
Il 14 percento circa del cibo prodotto in tutto il mondo va perso tra il momento della raccolta e quello della vendita al dettaglio. Il che equivale a una perdita di 400 miliardi di dollari all'anno in valore alimentare, mentre va sprecato un 17 percento stimato della produzione alimentare globale (11 percento negli ambienti domestici, 5 percento nel servizio alimentare e 2 percento nei punti di vendita al dettaglio).
"Dobbiamo accelerare i progressi compiuti nel conseguimento dell'obiettivo OSS (Obiettivo di sviluppo sostenibile) 12.3 entro il 2030 in modo da dimezzare gli sprechi alimentari a livello mondiale e ridurre le perdite alimentari lungo le catene di produzione e di approvvigionamento, comprese tra queste le perdite subite dopo la raccolta," ha dichiarato il Direttore Generale della FAO, QU Dongyu, rammentando che rimangono soltanto "nove stagioni (di raccolta) per raggiungere questo traguardo."
"Le perdite e gli sprechi alimentari concorrono fino al 10% delle emissioni di gas a effetto serra. Risorse preziose come il suolo e l'acqua vengono consumate, sostanzialmente, per nulla," ha spiegato Inger Andersen, Direttore esecutivo dell'UNEP. "Ridurre in maniera seria le perdite e gli sprechi alimentari contribuirà a rallentare i cambiamenti climatici, proteggere la natura e aumentare la sicurezza alimentare, in un momento in cui abbiamo disperatamente bisogno che tutto ciò accada."
La cerimonia segna la ricorrenza della seconda Giornata internazionale della consapevolezza sulle perdite e gli sprechi alimentari, che è stata istituita dalle Nazioni Unite nel 2019. La cerimonia ha visto susseguirsi una serie di interventi del Segretario Generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres; del Ministro italiano delle Politiche agricole, alimentari e forestali, Stefano Patuanelli; del Ministro sloveno dell'Agricoltura, della silvicoltura e dell'alimentazione, Joze Podgorsek; della Commissaria europea per la Salute e la sicurezza alimentare, Stella Kyriakides; il Presidente del Fondo internazionale per lo sviluppo agricolo, Gilbert F. Houngbo, e il Direttore esecutivo aggiunto del Programma alimentare mondiale, Amir Abdulla.
Nel suo messaggio di benvenuto, l'Economista capo della FAO, Maximo Torero Cullen, ha rilevato che la presenza di partner diversi all'evento è la dimostrazione che "nessun soggetto da solo è in grado di risolvere il problema delle perdite e degli sprechi alimentari. È indispensabile passare all'azione e intervenire sui fattori che sono alla radice di questi fenomeni."
La Direttrice Generale per l'ambiente e i cambiamenti climatici del Rwanda, Beatrice Cyiza, ha partecipato a una tavola rotonda di esperti mettendo in evidenza la necessità di accelerare le misure di riduzione delle perdite e degli sprechi alimentari per migliorare la produzione dei sistemi agroalimentari.
La cerimonia ha seguito a ruota il Vertice delle Nazioni Unite sui sistemi alimentari della scorsa settimana, in esito al quale è stata istituita la Coalizione "Il cibo non è mai uno spreco", il cui scopo è ridurre le perdite e gli sprechi alimentari a livello nazionale. Parallelamente, la FAO sta ospitando la Piattaforma tecnica del G20 sulle perdite e gli sprechi alimentari e la Coalizione per il cibo promossa dal governo italiano.
Azione efficace ed efficiente
Nel suo intervento, il Direttore Generale della FAO ha sottolineato la necessità di risolvere il problema delle perdite e degli sprechi alimentari incorporando innovazioni di successo lungo la filiera agroalimentare con prodotti, servizi, modelli imprenditoriali e tecnologie potenziati. Una riduzione delle perdite e degli sprechi alimentari si tradurrebbe in un uso più efficiente del suolo e in una migliore gestione delle risorse idriche, con effetti positivi sui cambiamenti climatici e sui mezzi di sussistenza.
"Gestire in maniera efficace il problema delle perdite e degli sprechi alimentari significa optare per modelli di produzione e consumo più sostenibili, il che a sua volta aumenterebbe la disponibilità di cibo e concorrerebbe a ridurre l'impronta ambientale", ha osservato Qu. "Non possiamo continuare a perdere ogni anno 75 miliardi di metri cubi di acqua per produrre frutta e verdura," ha aggiunto.
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