Mondo 09/06/2021

Olivicoltori e frantoiani spagnoli lavorano in perdita

Olivicoltori e frantoiani spagnoli lavorano in perdita

L'analisi dell'Università di Jaen, su commissione del Ministero dell'agricoltura iberico, certifica che anche il mondo produttivo dell'olio d'oliva spagnolo non genera profitto. Così rischia il declino


Ora c'è preoccupazione anche nel mondo dell'olio d'oliva spagnolo, con i numeri messi nero su bianco da parte del Ministero dell'agricoltura, che ha commissionato uno studio all'Università di Jaen, viene certificato quanto già tutti sapevano: olivicoltori e frantoiani in Spagna lavorano in perdita.

Lo studio, che ha analizzato le campagne olearie 2018/19 e 2019/20, mostra che la catena del valore dell'olio d'oliva soffre di notevoli squilibri: l'anello della produzione di olive genera circa il 70% del valore totale della catena, ma riceve solo il 59% del prezzo totale.

Il dato più significativo è che l'olivicoltura tradizionale, ovvero più del 70% del totale spagnolo, anche quando irrigua ha subito perdite molto significative.

Secondo i dati ufficiali, infatti, i costi di produzione dell'olio, al netto dell'estrazione, variavano da 1,4 euro/kg per un superintensivo a 5,3 euro/kg per un tradizionale in asciutta, con i costi di estrazione che anch'essi variavano dai 0,15 euro/kg per un frantoio da grandi volumi fino a 0,4 euro/kg per un piccolo frantoio. Anche tutti gli altri costi andavano di pari passo, con prezzi più bassi della metà per il confezionamento e il costo del packaging all'aumentare dei volumi.

Nonostante tutto, però, il costo operativo medio delle due annate è stato inferiore al prezzo ricevuto dagli olivicoltori.
Nella campagna 2018-2019 gli olivicoltori hanno ottenuto un profitto di 0,268 €/kg per l'extra vergine ma nella campagna 2019-2020 hanno subito una perdita di 0,635.
Il risultato è sconfortante: come media di due annate, il mondo della produzione ha lavorato in perdita per una media di 40 centesimi per chilo di olio.

Tutto questo, però, mentre il mondo industriale iberico ha mostrato profitti, al lordo delle imposte di 0,19 euro/kg nel 2018/19 e 0,49 euro/kg nel 2019/20.
Anche il mondo della distribuzione ha avuto margini di profitto pari a quelli industriali, pari a 0,19 euro/kg nel 2018/19 e 0,39 euro/kg nel 2019/20.

E' dunque evidente che la catena del valore dell'extra vergine è integralmente spostata sul mondo industriale e del commercio che, in Spagna, fanno lavorare il mondo produttivo in perdita.

di T N