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The Garden of Peace: l'olivo al centro del progetto di unione dei popoli
In Italia uno spazio verde per contrastare il clima di intolleranza e violenza tra culture e società diverse. All'ombra degli olivi dei diversi Paesi produttori le comunità possano conoscersi e riconoscersi
03 giugno 2021 | T N
Da Paciano (PG) un progetto per l'unione e la fraternità dei popoli che vede l'olivo come essenza di pace e pacatezza.
Il progetto, e l'associazione, si chiamano “The Garden of Peace”, con al timone il pacianese Francesco Serafini. L'idea è creare, in giro per il Mediterraneo, una serie di giardini per salvaguardare la biodiversità olivicola e creare ponti culturali nel segno dell'olivo.
Per questa ragione è stata chiesta la collaborazione della Banca Mondiale del Germoplasma olivicolo di Cordoba. Questa banca, costituita trent'anni fa dalla Fao e sostenuta dal Coi (Consiglio oleicolo internazionale), ha lo scopo di salvaguardare il patrimonio genetico olivicolo costituitosi nei secoli anche grazie all'espansione dell’olivo in tutto il mondo. La sua missione prevede la caratterizzazione, la conservazione, l'identificazione, la documentazione, la diffusione di materiale varietale autentico, autocnono e sano.
La Banca Mondiale del Germoplasma olivicolo di Cordoba fornirà alle comunità che aderiranno al progetto “The Garden of Peace” 21 piantine di olivo di diversi Paesi del Mediterraneo. Il lavoro di selezione e moltiplicazione (per talea) delle varietà, svolto da esperti del settore, verrà certificato a livello fitosanitario.
“L’olivo – ha dichiarato Serafini – albero millenario della sapienza e della pace, fa parte della nostra cultura come nessun’altra specie arborea. Citato nei tre libri sacri delle religioni mediterranee, rappresenta più di ogni altra cosa il legame tra le diverse culture. L’Associazione opererà con tutti i suoi mezzi affinché il giardino diventi realtà in tutti i paesi che vorranno aderire al progetto. Un progetto nato per contrastare il clima di intolleranza e violenza: all'ombra di questa pianta “miracolosa” le comunità possano conoscersi e riconoscersi, ritrovarsi e nutrire un rinnovato spirito di collaborazione che purtroppo è in via di smarrimento”.
Contemporaneamente alla realizzazione a Paciano, in Spagna, a Cogollos Vega (Andalusia), sta nascendo un analogo spazio verde, con le stesse finalità. Seguiranno a stretto giro altri giardini in Tunisia, Marocco, Francia e Turchia.
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